Dopo la decisione della Covisoc di non iscrivere alla serie B la Reggina, la società calabrese ha reso noto che presenterà ricorso nelle sedi opportune. La società amaranto, di proprietà dell’imprenditore Felice Saladini, è al momento senza gli organi sociali, tutti dimissionari a conclusione del recente campionato 2022-23, e in stato di crisi finanziaria, ma è decisa a impugnare la decisione della Covisoc.
In un comunicato stampa, la società di Saladini definisce il provvedimento della Commissione di vigilanza sulle società calcistiche “non coerente con quanto è stato chiaramente disposto dal tribunale di Reggio Calabria”, cioè la possibilità di spalmare i debiti pregressi ai sensi della riforma del diritto fallimentare. In conformità con quanto stabilito dal Tribunale di Reggio Calabria, a giugno 2023 sono stati inoltre versati ben 5,5 milioni di euro e programmato il versamento delle scadenze del prossimo 12 luglio, seguendo le indicazioni della sentenza di omologa.
“I colloqui con i potenziali investitori – prosegue una nota della società amaranto -stanno proseguendo nella dovuta riservatezza al fine di garantire sana e prospettica continuità aziendale. E’ sempre stato un impegno di questa proprietà dare tutte le informazioni quando ci sono dei fatti concreti. Riguardo le recenti osservazioni della Covisoc si sta collazionando un articolato documento che illustrerà il percorso amministrativo che la Società ha seguito sotto l’egida dell’accordo di ristrutturazione”. La Reggina potrà depositare il ricorso contro la Covisoc agli organi federali e alla giustizia amministrativa entro la fine della prossima settimana.