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venerdì, 8 Novembre, 2024
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Cambio colori, la Calabria può passare in giallo

Calabria con buone chance di passare nella fascia con minori restrizioni con Puglia e Basilicata. Valle d’Aosta di nuovo arancione. Sardegna in bilico. È questo il quadro attuale in vista del monitoraggio di venerdì 7 maggio

Tutte le altre regioni e province autonome dovrebbero restare in giallo (ristoranti e bar con tavoli all’aperto a pranzo e a cena; ingresso consentito in cinema, teatri e musei sia pure con capienza limitata, spostamenti liberi verso altre regioni gialle). Anche questa settimana l’indice Rt (indice di velocità del contagio) potrebbe registrare un leggero rialzo rispetto allo 0.85 comunicato la scorsa settimana. In Calabria i dati dell’ultima settimana, in particolare degli ultimi giorni, mostrano un deciso miglioramento che, sommati a quelli della scorsa settimana, potrebbero finalmente portare la regione al cambio di colore e quindi alle agognate riaperture. Servono, infatti, due settimane di dati in miglioramento per passare ad una zona una con meno restrizioni. Il report giornaliero della Regione sui nuovi contagi ci dice che oggi sono scesi sotto quota 300 con 4.360 tamponi processati. Il tasso di positività scende al 6,5% (ieri 7,4) mentre la scorsa settimana era sopra il 14%. È scesa sotto la soglia critica l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva 39, mentre si trova di pochissimo sopra il 40% in area medica, ma anche qui i numeri sono in deciso miglioramento e da qui a venerdì anche questo dato rientrerà sotto la soglia. Da tre giorni consecutivi scendono i casi attivi, mente in una settimana si è passati dai 540 ricoveri complessivi ai 432 di oggi.
Come si arriva alla «promozione» in giallo? Ricapitoliamo le regole in vigore, che non sono state modificate dal nuovo decreto anti Covid che disciplina le riaperture. Sono obbligatori «quattordici giorni in un livello di rischio o scenario inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive. E i parametri da rispettare sono: Rt (l’indice che misura la velocità del contagio) sotto 1 e «rischio complessivo» basso o moderato. Un indicatore quest’ultimo risultato del calcolo di 21 parametri, dalla comparsa dei nuovi focolai al tasso di occupazione di ospedali e terapie intensive. Non sono obbligatorie due settimane in fascia arancione per poter essere «promossi». Ne può bastare anche una. La decisione spetta alla cabina di regia del ministero della Salute.

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