L’alta velocità ferroviaria deve essere realizzata fino a Reggio Calabria, ma deve essere un’alta velocità ‘vera’, non un surrogato.
Bisogna coprire la distanza tra Villa San Giovanni e Roma in tre ore nette. Questo è fondamentale e va fatto subito”, ha affermato ancora Nicola Irto che ha espresso “una valutazione positiva sull’impegno per la SS 106, la strada della morte che ha mietuto tantissime vittime condannando all’isolamento mezza Calabria”, nonché sui “presidi di pubblica sicurezza per Reggio e Crotone”.
Ma tutto questo, ha proseguito Irto, “non basta. Ed è necessario che si ponga la massima attenzione sulla ripartizione delle risorse, perché gli investimenti del Pnrr siano addizionali e non sostitutivi delle risorse della programmazione comunitaria e nazionale.
E’ una questione di percentuali d’investimento, su cui è stata giustamente avviata una grande battaglia dagli amministratori locali, ma anche di progettualità perché senza una visione, i soldi rischiano di diventare un problema paradossalmente ‘secondario’.
Le opere, peraltro, vanno completate entro il 2026, data imposta dalle istituzioni europee, e questo ci deve indurre a una riflessione e a un ripensamento sulle procedure amministrative e sui controlli sugli appalti che devono essere stringenti contro gli appetiti della criminalità, ma al tempo stesso efficienti per non perdere tempo prezioso”