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sabato, 19 Aprile, 2025
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“Caravan”: il road movie della regista Zuzana Kirchnerovà porta la Calabria al Festival di Cannes

Con il road movie “Caravan”, opera prima della regista ceca Zuzana Kirchnerovà, sostenuto dalla Fondazione Calabria Film Commission, la Calabria sarà presente al prossimo Festival di Cannes, in concorso, nella sezione “Un Certain regard”. Il film, dopo le prime tre settimane di riprese realizzate in Emilia Romagna, è stato girato per cinque settimane in Calabria, ed in particolare a Melito di Porto Salvo, Bova, Bova Marina, Palizzi, Condofuri, il porto di Saline Joniche, Roghudi, San Lorenzo, Brancaleone e Locri, per concludersi nella Moravia del Sud, in Cechia. Caravan è una coproduzione internazionale tra MasterFilm (Cechia), Nutprodukcia (Slovacchia) e Tempesta Film di Carlo Crestodina, tra le più importanti produzioni italiane, già in concorso a Cannes nel 2023 con il film “La Chimera”, di Alice Rohrwacher, che ha al suo attivo una partecipazione al Festival francese con un film tutto girato in Calabria, “Corpo Celeste” della stessa Rohrwacher.

Il film è finanziato dalla Calabria Film Commission, dal Ministero della Cultura-Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, dall’Emilia Romagna Film Commission, dai fondi per l’audiovisivo della Cechia e della Slovacchia, dalle emittenti televisive ARTE, RTVS e Televisione Ceca e dal finanziamento europeo alle coproduzioni Eurimages. “Caravan” si svolge attorno alla figura di Ester, una donna di 45 anni che decide di rivoluzionare la propria vita. Dopo aver dedicato anni alla cura del figlio con disabilità intellettiva, Ester sente la necessità di riprendere il controllo su sé stessa. Decide quindi di intraprendere un viaggio rubando una vecchia roulotte, esplorando l’Italia in un percorso che le permetterà di ritrovare sé stessa. Partendo dall’Emilia Romagna e attraversando la Calabria, il viaggio di Ester si trasforma in una profonda riflessione sul suo passato, presente e sulle nuove potenzialità che la vita può offrire.

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La trama del film non è solo un viaggio fisico, ma anche un viaggio interiore e simbolico che affronta temi universali come la resilienza, il coraggio e l’autodeterminazione. Ester rappresenta tutte le donne che, nonostante le difficoltà, cercano di riscoprire chi sono o chi vogliono diventare. Le esperienze e le sfide affrontate durante il suo cammino diventano metafore potenti, simboleggiando la lotta per l’indipendenza e un futuro migliore.

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