I costi da affrontare per il nuovo anno scolastico saranno esosi. Secondo le prime stime il 2024 registrerà un incremento dei costi per l’acquisto di libri e di materiale scolastco. E’ stato rilevato un rincaro medio del 6,6% in più rispetto all’anno precedente. Ad evidenziarlo, con preoccupazione, Sebastiano Guzzi, Vice Presidente Nazionale Unilavoro Pmi, secondo il quale “l’aspetto corredo scolastico ammonterà, si legge chiaro, a circa 647,00 euro per ciascun alunno. Questi aumenti, imponenti, graveranno pesantemente sulle famiglie, soprattutto su quelle meno abbienti. Abbiamo intervistato i diretti interessati. Tutti concordi nel ritenere queste spese “esageratamente gravose e ingiustificabili”. Una giovane donna, parrucchiera, madre di tre figli, ha espressamente sottolineato il suo disagio “quello della mia famiglia non è un reddito bassissimo, eppure, avvertiamo la pesantezza di queste spese. I libri di testo e l’intero corredo scolastico, che sarà integrato ulteriormente nei prossimi mesi, assorbiranno più di uno stipendio mensile. Non oso immaginare le difficoltà che dovranno affrontare le famiglie meno abbienti”.
Dello stesso avviso un papà, titolare di un bar, che dovrà affrontare una spesa complessa e provvedere alle esigenze dei suoi quattro figli. “Trovo assurdo, precisa, che ogni anno si debba spendere così tanto, e ancor più sconvolgente il fatto che non sempre i testi vengano utilizzati. L’anno scorso, sottolinea con sconforto, alcuni libri di testo sono rimasti nel dimenticatoio. Probabilmente hanno svolto le lezioni senza l’ausilio dei libri. Un inutile sperpero di denaro”. Tesi ampiamente condivisa da un altro genitore, madre di due figlie, la quale precisa “abbiamo comprato sempre tutti i libri di testo richiesti, eppure, ho constatato negli anni, che molti libri rimangono inutilizzati. E’ una mancanza di rispetto nei confronti delle famiglie, che con grandi sacrifici, affrontano spese esorbitanti”. Per queste ultime sono state disposte negli anni diverse misure, che per quanto utili e necessarie, non sono riuscite ad alleggerire, in maniera determinante, questo importante carico di spese.
Esistono misure e agevolazioni messe in campo da Stato, Regioni e Comuni per garantire la fruizione dei libri di testo per gli alunni meno abbienti, ha sottolineato un altro genitore intervistato, tuttavia queste risorse non sono in grado di rispondere adeguatamente alle esigenze più disparate. Esattamente così. Alle spese dei libri di testo – rimarca Guzzi – occorre sommare il costo dei dizionari, quello del materiale scolastico, che varia significativamente in funzione dell’indirizzo di studi, ed altre spese. Per risolvere tutte le aporie di cui soffre il sistema, e per evitare arretramento nel diritto allo studio, sarebbe necessario – conclude Guzzi – individuare soluzioni adeguate, che siano determinanti nella risoluzione di un problema oggettivamente complesso, che aggrava, da sempre, su gran parte delle famiglie italiane.
