Ad accusare Roberto e Maurizio Lo Giudice della scomparsa di Barbara Corvi, sarebbero stati tre pentiti tra i quali il terzo fratello Lo Giudice, Antonino, detto Nino āu nano. A rivelarlo ĆØ il giornalista Klaus Davi, massmediologo, collaboratore del programma Mediaset āFatti e misfattiā, da anni impegnato in indagini di contesti mafiosi, secondo il quale il procuratore di Terni Alberto Liguori sarebbe riuscito a ottenere la testimonianza, oltre che di Nino, anche di Consolato Villani (pentito e personaggio di calibro delle cosche) e Fabrizio Greve, i quali accusano i fratelli Lo Giudice dellāomicidio della donna scomparsa in circostanze misteriose nel 2009.
Secondo la ricostruzione di Davi in particolare, Nino, fratello degli odierni coindagati, nel corso di un incontro, tenutosi nel periodo di agosto e settembre 2010, a Reggio Calabria, apprese che il fratello Roberto, dopo la scomparsa della moglie, si era trasferito dallāaltro fratello Maurizio, ritenne che entrambi fossero coinvolti nella scomparsa di Barbara. La procura ā sempre secondo questa ricostruzione ā avrebbe sentito anche Salvatore Lo Giudice figlio di Roberto, il quale avrebbe riferito che, durante la sua permanenza a Reggio Calabria (da novembre 2009), subito dopo la scomparsa della madre, il cugino Salvatore, figlio di Angela Costantino ā anchāessa scomparsa ed uccisa per mano di mafia da componenti del clan Lo Giudice ā gli disse testualmente Ā«mia madre, come la tua, ĆØ mortaĀ» e lo aveva abbracciato. Secondo quanto risulterebbe da una intercettazione ambientale, inoltre, lo stesso Salvatore, confidandosi con la fidanzata avrebbe detto Ā«Mia madre dentro una cosa di acido ĆØ finita, senza tracce e non ce ne saranno mai; non saprĆ² mai la veritĆ amo, come il cugino mioĀ» facendo riferimento al figlio di Angela Costantino.
(fonte: umbria24.it)