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venerdì, 18 Ottobre, 2024
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Castrovillari, chiede di essere regolarmente assunta e viene palpeggiata: divieto di dimora per il titolare di una parafarmacia

I Carabinieri della Compagnia di Castrovillari, a seguito di un’articolata indagine, hanno eseguito la misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Castrovillari, in provincia di Cosenza, nei confronti di F.G.F., classe 1964, indagato per violenza sessuale. Questa decisione si basa sui primi accertamenti compiuti nell’ambito delle indagini preliminari del procedimento penale in corso. Le investigazioni, coordinate dal Procuratore della Repubblica di Castrovillari Alessandro D’Alessio, sono state avviate in conformità alla normativa vigente e alle direttive della Procura in materia di delitti di “codice rosso”, a seguito della denuncia di una dipendente di una parafarmacia di Castrovillari.

La donna ha riferito che, nel maggio scorso, aveva chiesto un colloquio con il datore di lavoro per regolarizzare la sua posizione lavorativa e richiedere un aumento di retribuzione, vista la sua mansione di estetista presso l’esercizio commerciale. Durante l’incontro, che si è svolto in un locale interno privo di videosorveglianza, l’uomo le avrebbe chiesto di rimanere in slip, senza alcuna giustificazione medica, e l’avrebbe palpeggiata sulle cosce, tentando poi di baciarla due volte e trattenendola per un braccio per avvicinare il suo volto. Ricevuta la denuncia, la Procura ha immediatamente attivato le direttive per i casi di violenza di genere e contro la libertà sessuale. Le indagini dei Carabinieri hanno ricostruito l’evento analizzando le immagini dell’esercizio commerciale e confrontando le testimonianze delle persone informate sui fatti.

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Durante le indagini, è emerso anche un tentativo di influenzare le testimonianze delle dipendenti dell’attività commerciale. Questo quadro indiziario, seppur ancora in fase preliminare, è stato analiticamente ricostruito dalla Procura di Castrovillari e presentato nella richiesta di misura cautelare. Gli elementi raccolti dai Carabinieri, ritenuti coerenti e congruenti con il racconto della vittima e le testimonianze acquisite, sono stati valutati dal Gip del Tribunale, che ha emesso la misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Castrovillari nei confronti dell’indagato, il quale resta comunque innocente fino a sentenza definitiva. Il giudice, pur considerando la versione fornita dall’indagato durante l’interrogatorio, ha riconosciuto un quadro indiziario grave e la necessità della misura cautelare per evitare il pericolo di inquinamento probatorio. A meno di due mesi dalla denuncia, la Procura di Castrovillari, coadiuvata dai Carabinieri, ha dimostrato tempestività e sensibilità nell’affrontare questo tipo di reati.

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