Catanzaro – Come era già stato deciso per un medico veterinario nelle scorse settimane, l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro ha sospeso dal posto di lavoro e, conseguentemente, dallo stipendio una infermiera “no vax”. La decisione resterà in vigore finchè la stessa dipendente non avrà provveduto ad adempiere all’obbligo vaccinale. L’infermiera – secondo quanto si è appreso – pur essendo stata invitata formalmente alla vaccinazione, non aveva dato alcun riscontro nè, tanto meno, avrebbe evidenziato alcuna controindicazione alla vaccinazione per il Sars-Cov2.
Il provvedimento disciplinare è frutto dell’applicazione della legge 76 del maggio scorso che dispone ai fini “di tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione delle prestazioni di cura e assistenza”, l’obbligo della vaccinazione anti-covid per gli operatori santari che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e sociassistenziali pubbliche e private (fatto salvo per i casi di pericolo per la salute in relazione a specifiche condizioni cliniche attestate dal medico di medicina generale).
Considerato che l’Asp non ha potuto collocare l’infermiera in altra mansione che non comporti il rischio di diffusione del contagio, ne ha disposto la sospensione immediata dal posto di lavoro.