Lamezia Terme – Commissariamento della Sacal e dimissioni del presidente del Cda della società aeroportuale, Giulio De Metrio. Sono queste le richieste che la Cgil ha avanzato in una conferenze stampa convocata a Lamezia Terme per fare il punto della situazione sulla Sacal, la società di gestione degli aeroporti calabresi, in questi giorni al centro delle polemiche per la presunta “scalata” dei privati al capitale sociale della Spa, la cui maggioranza adesso non è più sotto il controllo degli azionisti pubblici.
Su questa vicenda l’Enac ha avviato una serie di verifiche aprendo la procedura che potrebbe portare al commissariamento della Sacal e alla revoca della concessione alla società. A incontrare i giornalisti, nel primo pomeriggio di oggi, sono stati il segretario generale della Cgil Calabria, Angelo Sposato, il segretario generale della Filt Cgil, Nino Costantino, e il segretario generale della Cgil, Area Vasta, Enzo Scalese. La Cgil chiede “il commissariamento della Sacal perché così è possibile approfondire tutti i dettagli della vicenda ed è possibile anche scongiurare il rischio della chiusura degli aeroporti, con gravi ripercussioni anche sul piano occupazionale”.
Per Costantino, in particolare, “ci sono contorni oscuri che vanno chiariti, ma la politica, in questo frangente, s’e’ mostrata poco attenta prima delle elezioni e dopo. Ora c’è un prossimo step necessario: il rappresentante della Regione all’interno del Cda di Sacal è De Metrio e sollecitiamo il governatore Occhiuto a chiuderne subito le dimissioni, prima della riunione del Cda della società prevista domani. Poi – sostiene il segretario regionale della Filt Cgil – dobbiamo sapere cosa dicono la Regione e le persone da lei nominate all’interno dei quel Cda. E’ un punto rilevante, politicamente rilevante, altrimenti Occhiuto comincia col piede sbagliato”. La Cgil ricorda di aver “già presentato esposti alla magistratura su quanto avvenuto alla Sacal negli ultimi anni fino all’epilogo di queste ore”. “Chiediamo chiarezza e – aggiungono Sposato e Scalese – chiediamo che si accertino ai vari livelli le responsabilità di una situazione che come sindacato avevamo denunciato 6-7 mesi fa e che si è poi verificata, cioè la privatizzazione di una grande azienda calabrese”.