Un’altra tragedia per carenza dei servizi sanitari e salvavita, si è consumata nell’Alto Jonio cosentino, precisamente a Trebisacce. Secondo quanto si legge su “Gazzetta del Sud”, un uomo, con forti dolori al petto e un principio di infarto in corso, ha bisogno di soccorso urgente. La famiglia allerta immediatamente il 118, ma l’ambulanza dell’Ospedale “Guido Chidichimo” è fuori, impegnata in un altro soccorso.
L’alternativa, allora, diventa quella di chiamare l’elisoccorso da Cosenza, con a bordo un medico capace di rianimare il paziente. I minuti, fondamentali per la salute dell’uomo, passano inesorabilmente e intanto arriva un’ambulanza della Misericordia da Oriolo, non medicalizzata e con solamente due volontari al seguito. Bisogna attendere, dunque, il velivolo da Cosenza: il paramedico e l’anestetista a bordo di questo, una volta atterrati dinanzi al pronto soccorso dell’ospedale, vengono condotti in fretta e furia all’abitazione dell’infartuato.
Qui però, dopo oltre un’ora di tentativi di rianimazione, non è stato potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo. Una tragedia che, forse, si sarebbe potuta evitare con dei servizi sanitari adeguati.