Chiara Ferragni si scaglia contro la gestione della campagna vaccinale in Lombardia e magicamente le cose si mettono a posto. Tutto è iniziato ieri, quando l’influencer (in questi giorni più che mai acchiappalike per la recente maternità esibita su Instagram con miriadi di foto della figlioletta) aveva espresso in una serie di Ig stories la sua amarezza per la cattiva gestione delle vaccinazioni nella sua regione. In particolare Chiara rilevava come la nonna di suo marito Fedez, novantenne, pur essendo da mesi in lista, non fosse stata ancora vaccinata. Oggi, in un lungo post su Instagram, Ferragni racconta: «Oggi la nonna di Fedez farà il vaccino e sapete perché? Perché dopo le mie stories di critica alla gestione dei vaccini di ieri, un addetto alla vaccinazione ha chiamato nonna Luciana chiedendo “Lei è la nonna di Fedez? Alle 12 può venire a fare il suo vaccino”». Chiara Ferragni aggiunge: «Se ieri ero arrabbiata, ora lo sono ancora di più pensando che nonna Luciana, che aveva il diritto di vaccinarsi da mesi, riesce a far rispettare un suo diritto solo perché qualcuno ha paura che io possa smuovere l’opinione pubblica. E invece le altre nonne che hanno lo stesso diritto e non hanno chi non può farsi sentire mediaticamente come faranno?».
Dove non è arrivata una crisi di governo forse riuscirà la Blonde Salad? «Sono delusa, dispiaciuta amareggiata e anche un po’ incazzata nel leggere ancora di altri 500 morti solo ieri», prosegue Chiara Ferragni. Lo sfogo infatti si fa sempre più duro e prende connotazioni politiche: «Vedere l’Europa a corto di vaccini è desolante. Vedere la Lombardia che fa un casino dietro l’altro è scoraggiante. Quelli che c’erano e sono andati via, quelli ci sono sempre stati e sono ancora sulle loro poltrone senza vergogna. Fino ai nuovi responsabili, quelli che sono arrivati dopo e non si prendono le colpe».
La fashion blogger si rivolge poi al presidente del Consiglio: «Questo appello lo faccio a Mario Draghi, persona che stimo e alla quale va il mio supporto e comprensione perché non posso nemmeno immaginare quanto è incasinata la situazione che ha ereditato. Basta chiacchiere! Bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare perché la gente è stanca! Vogliamo tornare ad essere orgogliosi di essere lombardi, italiani, europei. Perché oggi non siamo più certi di poterlo essere».
Sui fatti non si è fatta attendere la risposta dell’azienda sanitaria di Milano, che in una nota ha precisato: «Nessuno dei nostri operatori ha chiesto alla signora se fosse “la nonna di Fedez”. La somministrazione offerta oggi alla signora citata da Chiara Ferragni (che ha omesso il comune di residenza nella compilazione dell’adesione) è avvenuta anche per altri cittadini. Come annunciato si sta concludendo la fase della campagna dedicata alla categoria over 80, quindi si stanno compiendo le ultime verifiche per recuperare tutti coloro che hanno aderito».
La nota continua: «L’Ats Città Metropolitana di Milano riceve ogni giorno decine di segnalazioni in merito a cittadini over 80 che non sono stati ancora convocati per la vaccinazione anti covid. Alla luce di verifiche nella maggior parte di casi si tratta di disguidi dovuti ad errori nella compilazione della domanda. Tutte queste persone vengono contattate telefonicamente e convocate per la somministrazione».
Staremo a vedere cosa accadrà. Viene da commentare con sconcerto che forse servirebbe una Chiara Ferragni in ogni regione italiana.