Chiusure e limitazione circolazione, prefetto Cosenza: “Ordinanze sindaci disorientano”

Cosenza – Il prefetto di Cosenza, Cinzia Guercio, ha tenuto oggi una riunione alla quale hanno partecipato il presidente della Provincia di Cosenza, il sindaco di Cosenza, il direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera, il dirigente del Dipartimento Prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale, i vertici delle forze dell’ordine e dei Vigili del Fuoco.
Secondo quanto riporta una nota “Nel corso dell’incontro si è avuto modo di verificare la capillarità dei servizi di controllo del territorio, nei quali sono, costantemente, impegnati rilevanti numeri di equipaggi nonché una efficace risposta della cittadinanza, che, in gran parte, sta rispettando le prescrizioni imposte nell’ambito dell’emergenza coronavirus”. E’ stato oggi portato all’attenzione del prefetto il proliferare di ordinanze sindacali, che impongono limiti molto più stringenti di quelli previsti dal decreta governativo e dai provvedimenti regionali.
“Tali ordinanze, adottate a macchia di leopardo nei territori comunali, oltre a essere inefficaci ove in contrasto con le previsioni statali – si legge nel comunicato – per come espressamente previsto da un vigente decreto legge, stanno creando disorientamento nelle comunità e la conseguenziale esigenza, rappresentata anche dal Presidente dell’Amministrazione Provinciale e dal Sindaco di Cosenza, di un tavolo di confronto, a livello regionale e con la partecipazione dell’Anci. Tale confronto è stato ritenuto necessario, al fine di uniformare gli interventi sul territorio, nell’ambito dell’analisi del contesto di riferimento nella sua generalità, il solo in grado di restituire una visione d’insieme dell’emergenza da gestire e, quindi, di consentire proficui interventi, che, ove settorialmente presi da parte di singoli Amministratori locali – conclude la nota – potrebbero generare localizzate manifestazioni di protesta o immotivate richieste emulative di adozioni di provvedimenti, particolarmente limitativi delle libertà costituzionalmente garantite, quali petizioni popolari, che stanno giungendo ai sindaci del territorio”.