È possibile attendere più di mezz’ora per un’ambulanza, per giunta senza medico? Ed è possibile attendere un’altra mezz’ora per l’arrivo della seconda, arrivata quando ormai non c’era più nulla da fare? Sono due delle domande su cui l’associazione Codici chiede risposte alla magistratura, necessarie per fare chiarezza su una vicenda dolorosa su cui incombe lo spettro della malasanità. Parliamo del decesso dell’uomo di Corigliano Rossano (Cosenza) avvenuto in contrada Zolfara sabato 27 maggio.
“Dalle prime ricostruzioni – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – emerge un quadro pieno di ombre. Bisogna fare luce su quanto accaduto e questo è il motivo dell’esposto che abbiamo deciso di presentare in Procura. L’uso del condizionale è d’obbligo, ma gli interrogativi sono tanti e pesanti. Pensiamo solo ai tempi ed alle modalità in cui si sono svolti i soccorsi”. La vittima ha accusato un malore nella sua abitazione. I familiari hanno richiesto l’intervento dei sanitari e qui sono iniziati i problemi. La prima ambulanza sarebbe giunta dopo oltre 30 minuti e senza un medico, nonostante i parenti avessero descritto una situazione grave.
L’infermiere presente a bordo avrebbe proceduto al massaggio cardiaco, richiedendo l’intervento di una seconda ambulanza. Anche qui il mezzo sarebbe arrivato con oltre 30 minuti di ritardo, questa volta con il medico a bordo, che però ha potuto solo constatare il decesso dell’uomo. Un’attesa fatale? Un intervento rapido ed efficace avrebbe potuto salvare la vita dell’uomo? Queste alcune delle domande a cui la magistratura dovrà dare una risposta.