In Calabria una azienda su tre e guidata da una donna. sono 34.761, infatti, su un totale di circa 94mila (dati censimento Istat), le realtà condotte o di cui sono titolari le donne. Si tratta di imprenditrici ancora impegnate in agricoltura, ma molte sono under 40 che hanno puntato sul settore agricolo abbattendo così barriere e portando in campo un nuovo protagonismo tutto al femminile. A loro vanno gli auguri e il nostro grazie”. E’ quanto si afferma in una nota di Coldiretti Calabria alla vigilia dell’8 marzo.
“Una presenza, quella femminile – è detto nella nota – che sta rivoluzionando il lavoro nei campi: dall’allevamento alla coltivazione, dal florovivaismo all’agriturismo, dalla trasformazione dei prodotti alla vendita diretta. Ma il vero motore delle nuove contadine sono anche le attività sociali come le fattorie didattiche e sociali, ma anche l’importante impegno per l’inserimento nel mondo del lavoro delle donne vittime di violenze e soprusi. Da segnalare anche la ‘quota giovane’, ovvero le under 35 che hanno puntato soprattutto sull’uso quotidiano della tecnologia. Le imprenditrici agricole giovani, che rilevano le aziende di famiglia, hanno un’alta professionalità circa il 25% è laureata, peraltro non sempre ad indirizzo agrario. Molte donne scelgono, infatti, l’agricoltura dopo percorsi di studio o esperienze in settori molto diversi, anche per cambiare vita. Oltre il 50% delle donne in campagna svolge più di una attività connessa alla produzione primaria, soprattutto vendita diretta in azienda o nei mercati di Campagna Amica, agriturismo e trasformazione di prodotti agricoli mentre il 60% nelle loro aziende ha scelto di dedicare parte della produzione al biologico o biodinamico e di operare per una filiera di qualità attenta a sostenibilità, tutela della biodiversità e delle risorse naturali, paesaggio e benessere animale”.
“In agricoltura – afferma Maria Antonietta Mascaro responsabile Donne Coldiretti Calabria – la presenza femminile si fa sempre più spazio e noi donne guardiamo al futuro armate di un grande ed importante bagaglio culturale ed esperienziale. Siamo donne che vedono nell’agricoltura il nuovo volano per la propria realizzazione professionale”.
(Ansa)