La Calabria occupa la “punta” dello stivale. È una regione bruciata dal sole con aspre montagne, bagnata dal mare per l’80% del suo territorio dove sono dislocati lidi privati e spiagge libere. Ecco in fase Covid-19, e l’estate alle porte, come regolare l’afflusso nelle spiagge libere? In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, l’assessore all’Ambiente del municipio di Ostia, Alessandro Ieva, ha dichiarato che “le spiagge libere del litorale non sono essenziali” al contrario degli stabilimenti, che hanno bisogno di lavorare e di ripartire, “seppure con una serie di restrizioni”. Il tema è certamente economico, ma non solo. Come fare a controllare le persone nelle spiagge libere? Con i varchi, i contapersone, la polizia? “Sono spiagge troppo affollate, bisognerebbe militarizzarle e immagino che l’idea non piacerebbe a nessuno”.
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