Avevano strutturato un sistema in grado di costruire documenti e di accreditarsi utilizzando un’entità statuale creata ad hoc, lo “Stato Teocratico Antartico di San Giorgio”, dotato di autonoma sovranità, per eludere il fisco e realizzare molteplici truffe, l’organizzazione portata alla luce dall’operazione condotta dalla Polizia di Stato di Catanzaro e coordinata dalla Procura del capoluogo calabrese.
Gli appartenenti all’organizzazione erano anche esentati dall’effettuare il vaccino contro il Covid.
I reati contestati sono associazione a delinquere, truffa, fabbricazione e possesso di documenti falsi validi espatrio e riciclaggio.
Dodici sono le persone arrestate e poste ai domiciliari e una sottoposta all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nell’ambito dell’operazione denominata “L’isola che non c’è”, condotta dalla Digos di Catanzaro con l’ausilio della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e con il coordinamento della Procura del capoluogo calabrese con il coinvolgimento delle Questure di Cosenza, Genova, Lucca, Perugia, Padova, Teramo e Trapani e che ha portato alla luce la truffa dello Stato Teocratico Antartico di S. Giorgio”.
I provvedimenti sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Catanzaro.
L’indagine è partita il 7 aprile del 2021 da una perquisizione in un immobile di Catanzaro indicato come la sede diplomatica del presunto “Stato”.
A seguito degli approfondimenti investigativi è emersa così l’esistenza di un’associazione a delinquere operante su tutto il territorio nazionale con principali nuclei territoriali a Catanzaro, Alcamo e Teramo, finalizzata alla commissione di un numero indeterminato di truffe basate sul raggiro basato proprio sull’esistenza dello “Stato Teocratico Antartico di San Giorgio” come soggetto dotato di un’autonoma sovranità e di connessi privilegi “in forza del Trattato Antartico del 1959”