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domenica, 24 Novembre, 2024
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Confartigianato lancia l’allarme per il settore “Wedding”

Il settore del wedding, che, assieme a quello di eventi, cerimonie e ricorrenze di vario genere, ha subito in misura maggiore gli effetti della crisi Covid-19 a causa dei provvedimenti introdotti per il contenimento del virus, ha una rilevanza strategica in Calabria che è la quarta nel Paese per numero di matrimoni celebrati ogni 1.000 abitanti sopra i 16 anni di età nel 2019. A parità di trend è possibile stimare che sono 3.400 in meno i matrimoni celebrati in Calabria nel 2020. Secondo quanto emerge dai dati dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Imprese Calabria nella regione si contano 17.528 imprese totali nei settori potenzialmente coinvolti in cerimonie e wedding, pari al 9,3% dell’intero sistema imprenditoriale presente nella regione.

“Nei confini del settore cerimonie e wedding rientrano imprese che operano in svariati campi di attività (Organizzazione, Location, catering e intrattenimento; Partecipazioni, fotografi e videomaker; Capelli, abiti, fedi e accessori; e Fiori, bomboniere, lista nozze e viaggio di nozze). All’interno di questi 5 ambiti – spiega Confartigianato Imprese Calabria – si individuano 30 settori economici di cui alcuni sono fortemente specializzati in cerimonie e wedding – agenzie matrimoniali, quelle che operano nell’organizzazione di feste e cerimonie, wedding planner, altre rappresentazioni artistiche. In generale comunque tutti questi comparti sono stati penalizzati, seppur in misura diversa, dalla riduzione, oltre che di matrimoni, anche di eventi, congressi, fiere e attività culturale e di attrazione turistica”.

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Tenuta delle Grazie 13_6_2024

Nei settori potenzialmente coinvolti in cerimonie e wedding operano complessivamente 36.505 occupati, pari al 10% degli addetti totali e la dimensione media di queste imprese è di 1,79 addetti per impresa (in linea con la dimensione media dell’intero sistema produttivo di 1,89 addetti/impresa). A livello provinciale le imprese rientranti in questa perimetrazione sono 6.775 in provincia di Cosenza, di cui 37,7% artigiane, 4.626 a Reggio Calabria, di cui 41,9% artigiane, 3.334 a Catanzaro, di cui 38,7% artigiane, 1.484 a Crotone, di cui 32,7% artigiane e 1.309 a Vibo Valentia, di cui 38,2% artigiane.    “La riapertura prevista dal Governo centrale con la ripartenza delle cerimonie dal 15 giugno fa sperare per una ripresa – afferma il Presidente dei Fotografi di Confartigianato Imprese Calabria Sebastiano Aloia, – anche se ci vorrà del tempo per recuperare le importanti perdite subite dal settore che in Calabria si basa su micro realtà che hanno dovuto fare i conti con i pochi ristori stanziati”.

“Tra l’altro, non dimentichiamo che i matrimoni che saranno celebrati nei prossimi mesi sono quelli rinviati dal 2020 e con l’incertezza che vi è stata fino a pochi giorni fa sulle riaperture, pochi sono i nuovi matrimoni organizzati. A tale proposito, per sostenere il settore duramente colpito sarebbe interessante mettere in campo un meccanismo di incentivazione regionale, come fatto in altre realtà, che avrebbe certamente risvolti anche sul piano del turismo. Auspichiamo – conclude – che la regione possa farsi carico di questa problematica e convochi nel breve un tavolo tecnico per valutare la fattibilità di una simile iniziativa”.

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