Durante la Conferenza stampa del Presidente del Consiglio Draghi, che si è svolta presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio, durante la quale sono intervenuti il Ministro della Salute Roberto Speranza, il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi e il coordinatore del Cts Franco Locatelli, sono stati affrontati argomenti piuttosto rilevanti, e resi noti i provvedimenti anti-Covid adottati dal Governo per contrastare il virus. Rispetto delle regole, vaccinazione, fiducia e unità. Questi, i cardini del suo discorso, che è stato preceduto da una considerazione importante, la seguente: “gran parte dei problemi che abbiamo oggi dipende dal fatto che ci sono dei non vaccinati”.
“La circolazione del virus, evidenzia Sebastiano Guzzi, Vice Presidente Nazionale Unilavoro Pmi, sta mettendo sotto pressione gli ospedali. Le terapie intensive italiane, emerge dai dati, sono occupate ‘per i due terzi da non vaccinati’. Ritengo che questo nuovo obbligo, che ha l’obiettivo di ‘proteggere la salute di ogni essere umano, abbia una certa rilevanza. Incisiva l’argomentazione scuola, quella che da tempo crea forti spaccature. Nonostante le polemiche legate al forte aumento di contagi da coronavirus che sta investendo l’Italia, la posizione del Governo non arretra e precisa la necessità che la scuola, fondamentale per la democrazia, vada tutelata, protetta, e mai abbandonata. Fatte queste premesse, il Premier ha ricordato come gli istituti scolastici siano aperti anche in Francia, Germania e Regno Unito, ‘Paesi, ha sottolineato Draghi, con situazione pandemica simile alla nostra che non hanno mai imposto chiusure generalizzate per le scuole’. La didattica a distanza, secondo il premier, è motivo di diseguaglianze in tutto il Paese.
Mantenere le scuole aperte è la priorità di tutti i paesi del mondo ma per farlo, precisa Guzzi, è necessario garantire la sicurezza di studenti e insegnanti. Secondo gli esperti, la contagiosità di Omicron rende le mascherine, i vaccini e i test Covid, gli strumenti principali che i governi dovrebbero adottare. Bisogna partire da questi obblighi. Il premier ha poi ricordato come l’Italia sia stata uno dei primi Stati a imporre l’obbligo vaccinale contro il Covid ‘per tutta una serie di categorie’, dal personale sanitario a quello scolastico, fino alle forze dell’ordine e, da ultimo, per i lavoratori universitari e gli over 50. Una scelta importante che, ha rimarcato Locatelli, ha un suo razionale scientifico solido. Il 2022 sarà, ha concluso Draghi, un anno importante che andrà affrontato con realismo, prudenza, fiducia e soprattutto con unità”.
“Assolutamente condivisibile, asserisce Guzzi. Lo speriamo anche noi, e adottiamo, con benevolenza e con giudizio, tutte le misure e provvedimenti inclini al miglioramento. Riteniamo, conclude Guzzi, che il Governo stia affrontando la sfida della pandemia con un approccio diverso rispetto al passato. Speriamo solo che ci sia un’attenzione più scrupolosa e più incisiva nei confronti dell’economia”.
Dello stesso avviso Marco Ruberto, Presidente Unilavoro Pmi Catanzaro: “Siamo soddisfatti dei provvedimenti messi in atto, in quanto necessari per ridurre il calo dei contagi e il ritorno alla normalità. Ora, conclude Ruberto, auspichiamo in un ulteriore sforzo da parte del Governo affinchè intervenga, massicciamente, sul piano economico, non solo per ripristinare la situazione ex ante, ma per favorire la crescita e lo sviluppo delle Pmi”.