Nella tarda serata di ieri il premier Conte, con una conferenza stampa straordinaria, ha annunciato nuove misure finalizzate al contenimento dei contagi da Covid-19, che da stamani sono ufficialmente in vigore. Sostanzialmente il provvedimento – ribattezzato “Io resto a casa” – allarga a tutto il Paese i provvedimenti restrittivi già in essere in Lombardia e altre 14 province del Nord, fino al 3 aprile 2020. A cui si aggiunge “un divieto degli assembramenti all’aperto e in locali all’aperto”. L’Italia diventa dunque un’unica zona protetta. In tutta la Penisola chiuse scuole, palestre e impianti sportivi. Si fermano la Serie A, le manifestazioni sportive in genebre e gli impianti di sci. Rimandati matrimoni e funerali, gli accessi ai supermercati saranno contingentati. I bar e i ristoranti, aperti fino alle 18, devono garantire la distanza di almeno un metro fra gli avventori: pena multe o sospensione delle licenze.
Stop agli spostamenti in tutto il Paese, a meno che siano motivati da esigenze specifiche ( per cui si rende necessaria un’autocertificazione per “lavoro”, “salute” e altre comprovate “necessità”, vedi la spesa di generi alimentari). Anche i viaggi sui treni, per esempio, dovranno essere giustificati. Il modulo di autodichiarazione
Veniamo ora al modulo di autocertificazione, necessario per tutti i cittadini che si trovano nelle condizioni di dover necessariamente affrontare spostamenti. E’ stato chiarito, esattamente come valeva per la Lombardia e le altre 14 province del nord dall’8 marzo, che “va evitato ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita, nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute”. Da domani, per muoversi in tutta Italia, è dunque necessario esibire un’autodichiarazione.
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