Il motivo per cui grandi catene di supermercati vietano l’acquisto di articoli da cancelleria, indumenti intimi, prodotti per il giardinaggio o profuma ambienti è dettata dalla cosiddetta concorrenza sleale nei confronti di altri negozi, come cartolerie, vivai o negozi di abbigliamento, che sono stati costretti a chiudere. In secondo luogo riguarda invece la riduzione dei tempi di attesa dei clienti all’ingresso dei supermercati, comprando solo il necessario si trascorre meno tempo negli stessi supermercati ed è più facile smaltire la fila che si crea all’esterno. Il divieto però non ha riscontrato il favore dei genitori che reputano necessari gli acquisti di cancelleria, soprattutto in un periodo che i loro figli passano tutto il tempo a casa a colorare o a fare i compiti. E’ pure innegabile che queste settimane ci hanno insegnato che le restrizioni sono arrivate a seguito di comportamenti non sempre corretti e funzionali per un’emergenza di portata nazionale.
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