“La Juventus ha commesso un illecito disciplinare sportivo, tenuto conto della gravità e della natura ripetuta e prolungata della violazione”. Lo spiega – apprende l’ANSA – la Corte di appello Figc nelle motivazioni, che saranno ufficializzate a breve, della sentenza del -15 alla Juve per le plusvalenze.
Nel merito è stato ritenuto che la Juve abbia commesso l’illecito, “vista la documentazione proveniente dai dirigenti” del club “con valenza confessoria e dai relativi manoscritti, le intercettazioni inequivoche e le ulteriori evidenze relative a interventi di nascondimento di documentazione o addirittura manipolatori delle fatture”.
La Corte di appello federale della Figc – apprende l’ANSA – ha ammesso la richiesta della Procura di revocazione, è spiegato nelle motivazioni, del processo plusvalenze per la Juventus, “di fronte ad un quadro dei fatti radicalmente diverso per l’impressionante mole di documenti giunti dalla Procura della Repubblica di Torino che ha evidenziato l’intenzionalità sottostante all’alterazione delle operazioni di trasferimento e dei relativi valori”.
“Per quanto riguarda la sanzione – proseguono le motivazioni -, la Corte ha tenuto conto della particolare gravità e della natura ripetuta e prolungata della violazione e della stessa intensità e diffusione di consapevolezza della situazione nei colloqui tra i dirigenti della FC Juventus S.p.A”.
Nei fatti nuovi che hanno portato alla riapertura del processo sportivo per le plusvalenze “non sussistono evidenze dimostrative specifiche per le altre società”. E’ quanto emerge – apprende l’ANSA – dalle motivazioni della sentenza, che stanno per essere pubblicate, della Corte di appello federale che ha inflitto 15 punti di penalità alla Juve e prosciolto gli altri club. I giudici sportivi hanno infatti ritenuto che “nei fatti nuovi sopravvenuti non sussistono evidenze dimostrative specifiche che consentano di sostenere l’accusa e tanto meno appare possibile sostenere che vi sia stata una sistematica alterazione di più bilanci”.
Sono trentasei le pagine di motivazioni per la sentenza di penalizzazione di 15 punti alla Juve nel processo plusvalenza: la Figc ha pubblicato ora il dispositivo della Caf con le argomentazioni, anticipate dall’ANSA, che hanno portato alla revocazione del processo, alla condanna del club bianconero e al proscioglimento degli altri club coinvolti.
(Ansa)
Caso Plusvalenze, De Siervo ( Ad Lega serie A): “Difficile pensare Juve unica responsabile”
“E’ difficile pensare che la Juventus sia l’unica responsabile di un sistema di plusvalenze che in realtà, purtroppo, è diffuso non solo in Italia ma a livello internazionale. Ad oggi è difficile da comprendere, visto che le plusvalenze in linea di massima si fanno in due”. Così l’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, in merito alla penalizzazione di 15 punti inflitta alla Juventus dalla Corte d’Appello della Figc. Oggi la Corte ha reso note le motivazioni del provvedimento.
“Siamo all’interno di un sistema e dobbiamo rispettarne tutte le regole, anche gli organismi che lo giudicano -aggiunge De Siervo ai microfoni de ‘La politica nel pallone’ su Gr Parlamento-. Leggeremo in maniera attenta le motivazioni prima di esprimere un giudizio. Non credo che il problema sia la struttura della Giustizia sportiva quanto di un sistema di regole. Il mio invito è alla Fifa per individuare dei principi da applicare in maniera certa, da spiegare al pubblico intero. Quando ci saranno le norme potranno essere rispettate da tutti in maniera chiara”.
“Io sarei cauto, quello che è successo ha lasciato tutti un po’ perplessi per la tempistica che ha provocato più che un imbarazzo”, aggiunge. “Bisogna muoversi su regole certe, che in questo momento per molte squadre non sembrano violate. Ma questa asimmetria in Italia e in Europa dovremmo capirla meglio. Aspettiamo le motivazioni, perché siamo tutto interessati a capire e mi auguro, anche per il ruolo che ricopro, che la questione si risolva per il meglio”, afferma De Siervo.
(Adnkronos)