Si chiama Free ed è una tartarughina curiosa di vivere vicino al mare, dove però si ritroverà ad affrontare l’assalto di mostruosi rifiuti abbandonati sulla spiaggia. Un personaggio tenero e poetico, protagonista del cortometraggio ideato dall’associazione no profit Magmanimation per sostenere l’azione ambientalista di Plastic Free Onlus.
In quattro minuti narrati dalle immagini e la colonna sonora del “Mattino” di Edvard Grieg – che nel “Peer Gynt” rappresentava in musica il chiarore dell’alba – vediamo la tartaruga Free aggirarsi su una spiaggia invasa di immondizia. Qui l’accumulo di spazzatura ha oscurato la luce rendendo i colori grigi e opachi e i rifiuti hanno subito una mutazione, trasformandosi in creature aggressive e spaventose. In fuga da quei mostri anche Free rischia di diventare come loro, ma si salverà grazie all’incontro con un ragazzino insieme al quale ripulirà la spiaggia. Finalmente il sole potrà sorgere su un mare non più oppresso dai rifiuti, su una spiaggia libera e pulita.
A realizzare il cortometraggio è stato un team composto da Pietro Adorato e Antonio Rocca (animazione ed editing); Annalisa Locatelli (script); Fabio Garau (effetti sonori) e Vincenzo Nisco (supervisione). “Free”, dicono gli autori «è anche il nostro modo di dire grazie a chi quotidianamente, con piccoli e grandi azioni, si impegna nella salvaguardia del nostro pianeta. Ed è il nostro abbraccio virtuale alle attiviste e agli attivisti di Plastic Free Onlus».
Il sodalizio reggino, presieduto da Pietro Adorato, riunisce un gruppo di soci con storie diverse – pittori, scrittori, musicisti e attivisti – accomunati dall’obiettivo di raccontare il territorio attraverso linguaggi artistici innovativi abbattendo gli stereotipi. Lo hanno già fatto con un altro corto, “Una vita per il mare”, dedicato al capitano Natale De Grazia, morto in circostanze mai chiarite mentre indagava in Calabria sulle navi dei veleni: durante lo short film De Grazia appare nel disegno di un bambino che racconta la sua missione in barca insieme al nonno contro i rifiuti in mare. Un’altra storia animata, “Jelsomine l’ingrediente segreto” è invece dedicata al bergamotto di Reggio Calabria e c’è uno studio work in progress ambientato nel museo nazionale archeologico reggino.
Il lancio di “Free” è stato accompagnato da un countdown su Facebook con messaggi ambientalisti e qualche monito, come il dato secondo cui nel 2050 il mare ospiterà più plastica che pesci. Dirlo con un cartone animato è un modo per arrivare al cuore dei bambini e passare a loro, che sono la coscienza più severa degli adulti, il testimone della battaglia contro rifiuti. Come dice la tartarughina Free: “Chi vuole nuotare nella plastica?” I nostri figli certamente no, lavoriamo con loro per tenere il mare pulito.
Isabella Marchiolo