Cosenza – “La delibera n.1376 del 30 dicembre scorso consente l’assunzione per chiamata diretta di 40 lavoratori da una fantomatica graduatoria del Centro per l’impiego invece di attingere dagli elenchi dei precari dell’Asp cosentina che continuano a restare tagliati fuori dalle politiche clientelari dei ras della sanità locale”. Questa la denuncia pubblica di Giuseppe Mazzuca, componente dell’assemblea nazionale PD.
“Come mai la dott.ssa Bettelini (nella foto) non ha proceduto ad effettuare un normale concorso pubblico per titoli ed esami per come prescrive la normativa nella Pubblica amministrazione? Quali interessi occulti nasconde una delibera chiaramente di favore?”- chiede Mazzuca che prosegue “Ci rivolgiamo al nuovo commissario al Piano di rientro calabrese, Guido Longo, affinché prenda consapevolezza del livello di meschinità e di abusi raggiunti nell’Asp di Cosenza e sia messo nelle condizioni di decidere se e come agire revocando in autotutela un atto palesemente iniquo e illegittimo perpetrato ai danni di chi continua ad essere umiliato e mortificato da politiche clientelari. Ma al punto in cui siamo, revocare una delibera non basta più”.
“Il Partito democratico, nei suoi livelli più responsabili e nelle sue articolazioni di vertice, chiede che vengano rimossi tutti coloro i quali hanno permesso che un tale abuso venisse portato a termine, in segreto, mentre il nostro sistema sanitario affrontava le restrizioni imposte dall’epidemia sanitaria in atto. Al commissario Longo affidiamo questa ennesima rappresentazione di come vanno le cose all’interno della più grande Azienda sanitaria della Calabria nella speranza che possa avviare fin da subito quel cambiamento radicale che tutti i calabresi si aspettano da lui”- conclude Mazzuca.
Cosenza, 40 assunzioni per “chiamata diretta”: scoppia nuovo caso all’Asp
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