Nonostante le difficoltà che da tempo affliggono la sanità calabrese, esistono professionisti di alto livello che fanno la differenza, garantendo cure di eccellenza senza dover abbandonare la propria terra. È questa la testimonianza della famiglia di Vincenzo Logiacco, un 92enne di Gioia Tauro, che ha recentemente affrontato un delicato intervento chirurgico per un tumore maligno allo stomaco presso l’ospedale “Annunziata” di Cosenza.
L’operazione, durata sei ore, è stata eseguita dal primario di Chirurgia Generale, il professor Bruno Nardo, una delle eccellenze sanitarie della regione. Nardo, originario di Vibo Valentia e con una lunga carriera alle spalle presso il policlinico Sant’Orsola di Bologna, è tornato in Calabria per dirigere il reparto cosentino, portando con sé competenze di altissimo livello e metodi chirurgici all’avanguardia, inclusa la chirurgia robotica mini-invasiva. La famiglia di Vincenzo Logiacco, storico commerciante del quartiere Monacelle di Gioia Tauro, ha espresso profonda gratitudine per la cura e l’attenzione ricevuta: “Siamo stati accolti con grande umanità e professionalità. Il professor Nardo e la sua équipe ci hanno permesso di affrontare un momento tanto difficile con fiducia e serenità. Oggi nostro padre è tornato a casa, e non possiamo che ringraziare chi ha reso possibile tutto questo”.
L’intervento del professor Nardo rappresenta una luce di speranza per la sanità calabrese, spesso bersaglio di critiche per carenze strutturali e organizzative che spingono molti cittadini a cercare cure fuori regione. La sua scelta di tornare in Calabria, dopo aver lavorato in uno dei poli ospedalieri più prestigiosi d’Italia, è un segnale positivo per il futuro della sanità locale.
Grazie alla sua competenza e impegno, Nardo non solo offre un’alternativa di cura di altissimo livello, ma contribuisce anche alla formazione di nuovi specialisti in collaborazione con l’Università della Calabria, assicurando che la regione possa continuare a contare su professionisti qualificati nel lungo periodo.
La storia di Vincenzo Logiacco e della sua famiglia è una testimonianza preziosa di come la qualità delle cure possa fare la differenza, anche in una realtà complessa come quella calabrese, dove l’eccellenza è spesso la chiave per restituire fiducia e dignità ai pazienti.