La Polizia di Cosenza ha fatto luce sull’omicidio del tassista Antonio Dodaro, ucciso a coltellate nel gennaio 2020 a bordo della propria autovettura. Stamane, su richiesta della Procura del capoluogo calabrese diretta da Mario Spagnuolo, gli agenti hanno notificato la misura di custodia cautelare in carcere ad un trentacinquenne di Paola (Antonio Chianello) pregiudicato e ritenuto responsabile dell’aggressione e quindi del decesso della vittima.
Alla base dell’omicidio motivazioni di carattere passionale. La mattina dei fatti, nonostante i diversi colpi di coltello ricevuti, il Dodaro era riuscito a portarsi in ospedale fornendo agli inquirenti motivazioni apparse subito piuttosto deboli. Dopo la sua morte, avvenuta nei giorni successivi per la gravità delle ferite, la squadra mobile ha attivato indagini ed intercettazioni che hanno portato all’arresto di oggi. A fugare gli ultimi dubbi è l’aggressione al presunto omicida – incontrato causalmente – da parte della moglie della vittima, segno che questi le aveva confidato la verità sull’accaduto nemmeno accennata invece nella versione resa in ospedale alla Polizia.
Cosenza, omicidio del tassista: aggredito per motivi passionali
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