L’ormai ex commissario alla Sanità calabrese Saverio Cotticelli, generale dei carabinieri in pensione nominato dal governo Conte I nel 2018, intervistato da Alessia Candito per Repubblica “scarica” tutte le responsabilità dei ritardi su Antonio Belcastro, responsabile dell’emergenza Covid scelto dalla compianta governatrice Jole Santelli, e sulla Regione Calabria.
Alle domande della giornalista, Cotticelli risponde di aver subìto un “un agguato mediatico in piena regola. Ma sono un uomo delle istituzioni, ho sbagliato e pago”.
“Sono stato preso in contropiede ed ero stato anche male tutto il giorno. In realtà, io ho firmato un piano di riordino della sanità territoriale e della rete ospedaliera – dice Cotticelli – All’inizio dell’emergenza la Regione è stata nominata ‘soggetto attuatore’ con il compito di fare l’unità di crisi, la task force e il piano operativo. La presidente Santelli ha scelto come responsabile dell’emergenza Covid Antonio Belcastro. Io sono stato inserito nella task force, ma ero tagliato fuori da tutte le scelte”.
Ecco, il nodo del piano per l’emergenza Covid sul quale è caduto Cotticelli durante l’intervista. “In realtà – dice – quel piano non è mai esistito è stato solo annunciato. Ma se volete sapere qualcosa dovete chiedere alla Regione. Io sull’emergenza Covid non ho mai avuto alcuna responsabilità”.
Cotticelli ne ha anche per il supercommissario Arcuri. “La fase esecutiva è in capo al commissario Arcuri – ha raccontato Cotticelli a Repubblica – ma anche lui ha scavalcato la struttura commissariale delegando direttamente le Aziende ospedaliere e sanitarie provinciali. Noi aspettavamo che lui bandisse le gare”
