Operativa la nuova stretta legata all’emergenza sanitaria. Il nuovo provvedimento del Governo, le cui disposizioni si applicano a partire dal 6 marzo e che saranno in vigore fino al 6 aprile, in considerazione dell’evolversi della situazione epidemiologica e l’incremento di nuovi casi sul territorio nazionale, disegna un nuovo scenario.
Cambiano infatti le regole, i divieti e i colori.
Zona rossa in tutta Italia per il fine settimana di Pasqua, e alternanza di colori, arancione e rosso, per tutte le regioni, dal 15 marzo al 6 aprile. Non ci saranno zone gialle perché troppo elevato il rischio epidemiologico.
La corsa del covid non si arresta e l’Italia, al fine di contenere l’ondata di contagi, da lunedi scorso si è tinta di rosso. Il Governo, con un nuovo decreto legge, ha approvato un nuovo Dpcm, che sostituisce quello precedente e che vara misure più restrittive. Queste nuove disposizioni, indifferibili, consentiranno ad alcune attività di rimanere aperte e ad altre di chiudere i battenti.
Le attività che rimarranno aperte dovranno attenersi alle misure restrittive varate dal nuovo decreto: seguire, scrupolosamente, le linee guida idonee e rispettare i protocolli, al fine di prevenire, e ridurre il rischio di contagio. Distanziamento interpersonale, pulizia e igiene degli ambienti, areazione naturale e ricambio d’aria, saranno le misure più importanti da adottare.
I commercianti, che avranno la possibilità di mantenere l’apertura dei propri esercizi commerciali, dovranno, altresì, far rispettare le misure anti-contagio che prevede, come noto, l’ingresso scaglionato dei clienti, differenziando, ove possibile, percorsi che indicano l’entrata e l’uscita.
Obbligatorio, tra le altre cose, l’esposizione di un cartello che indica il numero massimo delle persone a cui è consentito entrare nel locale. Obbligatorio, altresì, l’uso di mascherine e guanti per il lavoratori che vi operano e l’uso di guanti monouso negli esercizi in cui vi sono bevande e generi alimentari, da collocare, con annessi contenitori di gel, in prossimità delle casse.
Accorgimenti fondamentali che garantiscono ordine e sicurezza. Norme necessarie che devono essere rispettate con rigore. Lo sottolinea Sebastiano Guzzi, Vice Presidente Nazionale Unilavoro Pmi (nella foto), il quale, oltre a ribadire la necessità che le attività si attengano scrupolosamente alle norme e alle restrizioni previste con il nuovo decreto, invita tutti, a gestire, con buon senso, la quotidianità . Buone pratiche comportamentali a cui non ci si può sottrarre.
Alla sanificazione e messa in sicurezza dei luoghi di lavoro, si accompagna la predisposizione di adeguati livelli di protezione dei lavoratori insieme ad un’adeguata informazione dei lavoratori e dei soggetti esterni. Il mancato rispetto di queste misure, che sono restrittive, obbligatorie e fondamentali, può comportare la chiusura delle attività commerciali. Rischio nel quale è bene non incorrere.
Unilavoro Pmi, ha concluso Sebastiano Guzzi, ha predisposto un vademecum elaborato per la gestione del rischio coronavirus, che consente di districarsi in un oceano di norme e direttive, che fornisce informazioni alle aziende e agli stessi lavoratori e che ha l’obiettivo di porsi come strumento di orientamento.
(c.s.)
Covid, da Unilavoro Pmi di Catanzaro un vademecum elaborato destinato alle aziende
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