Roma – Lo stato d’emergenza per il Covid è stato prorogato fino al 31 dicembre 2021. Lo ha comunicato il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa al termine della riunione di oggi del Conisglio dei ministri.
Confermata l’estensione dell’utilizzo del “Green pass” che dal dal 5 agosto servirà per accedere ai tavoli al chiuso di bar e ristoranti. Il certificato verde non sarà invece necessario per consumare al bancone, anche se al chiuso.
Terapie intensive al 20% e al 30% per le aree mediche per diventare arancioni e rispettivamente al 30 e al 40% per entrare in zona rossa. Sono questi i parametri per il cambio di colore delle regioni messi a punto in Cabina di regia ed inserite nel decreto approvato dal Governo.
Resteranno chiuse le discoteche resteranno chiuse. Nessun accesso, dunque, neanche per i possessori di Green pass. Saranno previsti, comunque, dei ristori per i titolari delle strutture.
Arriva anche l’obbligo di Green pass per cinema e teatri, ma aumenta il numero di spettatori ammessi ad assistervi, sia al chiuso che all’aperto muniti di mascherina e con distanziamento, ma gli spettatori potranno salire all’aperto dagli attuali 1000 fino a un massimo di 2500 e al chiuso da 500 a 1000. Mentre in zona bianca, dove ora sono fissati limiti di capienza, viene fissato un tetto all’aperto di 5000 persone e al chiuso di 2500 persone.
“L’economia va bene, si sta riprendendo e l’Italia cresce a un ritmo anche superiore a quello di altri Paesi europei. La variante Delta è anche più minacciosa di altre varianti”, ha detto il premier, Mario Draghi, in conferenza stampa che ha aggiunto “Il Green pass è una misura con i quali i cittadini possono continuare a svolgere attività con la garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose. E’ una misura che dà serenità, non che toglie serenità”. “L’estate è già serena e vogliamo che rimanga tale” – ha spiegato il presidente del consiglio.
“Per tutto il governo – ha detto il ministro della Salute Speranza – la scuola è una priorità assoluta e faremo ogni sforzo per consentire una riapertura in piena sicurezza è in presenza. Ma non vorrei che passi un messaggio che negli insegnanti c’è sfiducia perché l’85% si e’ vaccinato c’è un 15% da recuperare e credo che dobbiamo valutare tutti gli strumenti potenziali per recuperare questo 15%”.