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giovedì, 5 Dicembre, 2024
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Covid Italia, Aifa: anticipo terza dose a 5 mesi in ottica di massima precauzione, circolazione virale è aumentata

Roma – Via libera all’anticipazione della dose booster in “un’ottica di massima precauzione”. È quanto si sottolinea, secondo quando apprende l’ANSA, nel parere della Commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Aifa. In una “ottica di massima precauzione”, considerando che la circolazione virale è aumentata, ed anche sulla base di quanto stabilito negli altri Paesi, è la considerazione della Cts, “può essere considerata appropriata – si rileva nel parere – una anticipazione della dose booster a partire da 5 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario”.

Con l’ok dell’Aifa, in Italia ci si avvierà verso la possibilità di somministrare la terza dose o il richiamo cinque mesi dopo l’ultima inoculazione. E’ quanto riferito dal Governo alle Regioni durante il vertice a Palazzo Chigi sulle nuove misure per fronteggiare la quarta ondata del Covid. Presenti a Palazzo Chigi i ministri degli Affari Regionali e della Salute Mariastella Gelmini e Roberto Speranza e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli, mentre i presidenti delle Regioni partecipano alla riunione in videocollegamento.

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Il ministro Roberto Speranza ribadisce che sono “ore molto delicate, in cui stiamo valutando ulteriori scelte da compiersi nell’interesse del Paese dentro questa battaglia ancora aperta contro il virus. Nei prossimi giorni la priorità sarà tenere la curva sotto controllo ed evitare l’esplosione del contagio che stiamo vedendo in tanti altri Paesi europei. Dobbiamo provare a tenere insieme questo sforzo, essenziale e fondamentale, che ci vede impegnati nella campagna di vaccinazione, oggi superiamo l’87% di italiani oltre i 12 anni che hanno fatto la prima dose”. A dirlo è il ministro della Salute, in un videomessaggio al workshop dell’Aiop.

Il governatore della Lombardia Attilio Fontana chiede provvedimenti rapidi, limitati a una determinata fascia di persone. Un Green pass che consenta attività solo a chi vaccinato o guarito. Non deve esserci inerzia: l’importante è tutelare la sicurezza delle aperture, la continuità delle attività commerciali e imprenditoriali e tutelare chi ha fatto proprio dovere, rispettando richieste dello Stato. “L’obbligo vaccinale è una necessità, non è più una opzione. Quanti morti ancora devono esserci perché qualcuno si convinca che al vaccino non c’è alternativa, quanti”. E’ la posizione del governatore della Sicilia, Nello Musumeci. Il governatore della Liguria Giovanni Toti chiede “Bene quindi che, come pare, il Governo abbia già deciso di anticipare a cinque mesi dall’ultima vaccinazione la terza dose. Occorre anche renderla obbligarla per sanitari e Rsa e aumentare i controlli alle frontiere con i Paesi a maggiore circolazione. Mi auguro che il Governo adotti entro le prossime ore tutte queste misure”.

Incontro cordiale tra Matteo Salvini e i governatori della Lombardia e del Veneto, Attilio Fontana e Luca Zaia: tra le altre cose hanno parlato di un obiettivo comune, evitare ulteriori chiusure e paure, lavorando a soluzioni di buonsenso.

(Ansa)

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