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lunedì, 25 Novembre, 2024
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Covid Italia: ancora fase pandemica. Mascherina a lavoro, si decide

Luci e ombre in questa nuova fase epidemica da Covid-19 in Italia che vede correre i contagi ma non malattia e decessi. E dati alla mano incontro tecnico tra ministero del Lavoro, della Salute e Inail nell’ambito del tavolo, già aperto, per valutare un aggiornamento del protocollo di sicurezza anti-Covid nei luoghi di lavoro che, al momento, è ancora in vigore e prevede tra le altre misure l’obblig delle mascherine nei casi di condivisione degli ambienti.

Intanto dagli esperti arriva un quadro secondo il quale, come sottolinea il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, siamo ancora “in fase pandemica” con l’attuale ondata epidemica che “crescerà ancora”.
“Tutto il sistema di controllo è pienamente operativo – dice – e si sta monitorando attentamente la sottovariante Omicron 5. Il virus non va sottovalutato”. L’incidenza settimanale è infatti salita dai 310 casi per 100mila abitanti della scorsa settimana agli attuali 504.

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Tenuta delle Grazie 13_6_2024

“Un rialzo molto significativo” con un indice di replicazione, l’Rt, superiore a 1. In salita anche gli attualmente positivi che nelle ultime 24 ore, secondo il bollettino quotidiano del ministero della Salute, sono 733.440, quasi 30mila in più nelle ultime 24 ore. E sempre dal bollettino emerge un calo dei tamponi, antigenici e molecolari, 199.340 contro i 258.456 di ieri con un tasso di positività che sale al 24,3% sul 21,8% di ieri. In totale sono 48.456 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore (ieri 56.386), 44 le vittime (ieri 40). Stabili le terapie intensive con 227 pazienti ricoverati, due in più, mentre salgono i ricoveri nei reparti ordinari: 5.532 pazienti, ovvero 190 in più di ieri.

I medici ospedalieri: ‘Misure straordinarie per evitare il collasso degli ospedali’
“Misure straordinarie per evitare il collasso dell’intera sanità ospedaliera” e “un aumento della spesa corrente per un adeguamento degli organici, sia in Pronto soccorso che nei reparti, insieme con l’aumento dei posti letto ordinari”. Lo chiede il segretario nazionale uscente del sindacato dei medici ospedalieri Anaao Assomed, Carlo Palermo, nella sua relazione al 25° Congresso Nazionale dell’Associazione in corso a Napoli.
Ma, avverte, servono “interventi strutturali, non provvedimenti tampone”, allo scopo di “evitare che il diritto alla salute venga affidato alla carta di credito oltre che al luogo di residenza”.
(Ansa)

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