“Ci dicono che il 14 giugno la Calabria sarà zona bianca”. Lo ha detto il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, intervenendo a “Oggi è un altro giorno” su Rai1.
“Io – ha aggiunto Spirlì – sono felice che finalmente si riesca a premiare una regione che sta facendo tanti sforzi e finalmente raccoglie anche buoni risultati nella campagna vaccinale, nella quale siamo arivati a essere a metà classifica se questa classifica ha poi una sua importanza. Questo però – ha osservato – significa che c’è un grande lavoro e che i calabresi rispondono bene perché vogliono uscire dalle forche caudine che ci dà questo maledetto virus”.
Sempre durante la partecipazione alla trasmissione della Rai, Spirlì ha aggiunto: “Demonizzare il mondo delle discoteche com’è stato fatto in passato mi sembra eccessivo. Quello che abbiamo pensato di fare in Calabria è fare due esperimenti nel mese di giugno, uno con una discoteca all’aperto e uno con una discoteca al chiuso, con un numero chiaramente ridotto di clienti che dovranno presentare il certificato di avvenuta vaccinazione o sottoporsi a un tampone per entrare. Questa è la prima parte, perché la seconda parte è quella del controllo fatto a posteriori, quindi a distanza di qualche giorno, per capire se c’è stato contagio o meno, e ovviamente sarà fatto a campione. Sono due giornate test per capire quanto e se veramente la partecipazione a una serata in discoteca possa portare o meno risultato negativo”.
“Il mondo della notte – ha sostenuto il presidente ff della Regione – ha un incontro di aziende, imprese che non finisce mai, non solo è solo il fatto che i ragazzi vanno a ballare, ci sono i dj, i vocalist, i ballerini. Non si può tenere tutta questa gente ferma e senza lavoro, è veramente una follia. Dobbiamo cercare di capire come fare a convivere con il virus”.
Sempre a proposito del tema discoteche, Spirlì ieri aveva ricevuto i rappresentanti del Silb che hanno sottoposto all’attenzione della Regione iol protocollom per la riapertura dei locali notturni in sicurezza: “Ci sono già altre Regioni che hanno adottato questa stessa decisione. I rappresentanti del Silb – ha spiegato il presidente della Regione Calabria – sono stati molto convincenti perché effettivamente il mondo della notte dà da lavorare a migliaia e migliaia di persone in Calabria e io onestamente ritengo che farli lavorare in piena sicurezza sia un nostro dovere. La Regione Calabria peraltro – ha concluso Spirlì – deve aprirsi al turismo, perché abbiamo il sold out in tanta parte della nostra regione e quindi il turista che arriva avrà anche coglia di andare a ballare la sera, in sicurezza”.