Vibo Valentia – “Ho provato un emozione grande nell’auditorium della scuola Allievi di Polizia ‘Andrea Campagna’. Ringrazio Mimma Cacciatore e, per la sensibilità dimostrata e le parole pronunciate, il Questore di Vibo, dottore Annino Gargano, ed il direttore della scuola Allievi, Stefano Dodaro”. Cosi a Vibo Valentia il regista Ambrogio Crespi commenta la proiezione di ‘Terra Mia, non è un Paese per santi’.
Il film che denuncia la criminalità organizzata e che racconta la rivincita dello Stato, con i buoni esempi che diventano attori, è a Vibo Valentia per una due giorni.
“Con i protagonisti della pellicola – dice Crespi – volevano costruire una speranza, consegnare i buoni esempi. C’è una Calabria che reagisce, che dice no alla Ndrangheta e che vuole seguire i migliori esempi di legalità. A loro diamo voce”.
Nel film, di Index Production e con produzione Proger spa, Klaus Davi, il dirigente scolastico di San Luca Mimma Cacciatore, i testimoni di giustizia Gaetano Saffioti e Benedetto Zoccola, il giornalista d’inchiesta Michele Inserra, il comandante dei Carabinieri Cosimo Sframeli e poi ancora Luciana Careri, fidanzata del carabinieri ucciso dall’Ndrangheta ed il prete anticamorra Don Luigi Merola.
La pellicola sarà proietta, dopo la scuola Allievi, ancora in piazza Silvaggio presso la sede del gruppo Scout, ed interverranno l’avvocato Rossana Silvaggio con Mimma Cacciatore, dirigente scolastico, Mariafrancesca Costa (del gruppo Maierato), Giuseppe Silvaggio (criminalista forense).
Domani 5 febbraio si chiude, alle ore 10:30, a Vibo presso l’auditorium del liceo statale ‘Vito Capialbi’. Introdurrà il dirigente scolastico Antonello Scalamandre’ e seguiranno la Cacciatore, con Crespi, Zoccola, Sframeli e Don Luigi Merola.
Crespi: con “Terra Mia” per ripartire dai giovani, per raccontare la speranza e la legalità
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