In relazione alla confusa situazione al Comune di Catanzaro il consigliere di Cambiavento (minoranza) ha inviato questa lettera che pubblichiamo:
“L’assemblea del Consiglio comunale tenutosi il 4 febbraio ha dato un’immagine inadatta alla dignità della città. In considerazione del ruolo di Consigliere, che da un anno sono stato chiamato a svolgere, credo sia opportuno fare delle considerazioni. Ognuno di noi, nella veste di consigliere comunale, di maggioranza o di minoranza, è stato chiamato a rappresentare la Comunità catanzarese, una comunità che ha già tanti problemi e si aspetta da Noi delle iniziative mirate a dare risoluzione ai problemi di una comunità. Una comunità che ci osserva e ci giudica. Proprio così. Ci osserva e ci giudica. Certamente chi ci ha osservato nell’atmosfera di quell’assemblea si sarà domandato se siamo lì per risolvere i problemi della comunità o per crearne ulteriori. Quest’ultima ipotesi nel contesto socio – economico che stiamo vivendo è veramente grave, molto grave.
A chi attribuire la responsabilità? Potrei dire che è da attribuire interamente alla maggioranza governante, la quale ha lesioni interne tanto numerose da renderla contestualmente, se riuscisse in qualche modo a sigillarle, unita ma debole e inefficiente.
E’ da attribuire ritengo anche alla mia persona che avrebbe voluto, in questo anno di consiliatura, poter parlare delle cause – ritengo ascrivibili non solo a questa Amministrazione ma anche alle Amministrazioni precedenti – che hanno determinato il declino di una città che rappresenta, da sottolineare, il capoluogo di una Regione.
Purtroppo non ci sono riuscito. Mi sarebbe piaciuto. Una cosa mi sento di dire. Per il bene della città è preferibile che ce ne andiamo tutti a casa. Potrebbe sembrare una sconfitta per i Consiglieri comunali chiamati a rappresentare la Comunità ma, a mio avviso, sarà una vittoria per la Città.
Di cosa ha bisogno la città.
Su questo punto mi piace prender spunto da un film che tutti ritengo abbiam visto “Pane, amore e fantasia”, film molto bello del grande “Vittorio De Sica” che vi consiglio di rivedere. La città ha bisogno di “pane” e cioè di persone capaci di ridare vitalità ad un’economia che soffre ormai da diversi anni, ha bisogno di “amore” perché ormai si è perso l’amore verso la città, ha bisogno di “fantasia” perché la città ha bisogno di un “coraggio creativo e concreto” necessario per ridare idee e speranza ad una comunità.
L’attuale Consiliatura non è più in grado di trasmettere alla Comunità questi valori, e pertanto è bene che ceda il passo a nuove energie.
Vincenzo De Sarro, consigliere gruppo Cambiavento al Comune di Catanzaro
Maggioranza in crisi a Catanzaro, De Sarro: “Andiamo a casa”
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