x

x

domenica, 24 Novembre, 2024
HomeCronacaCutro, maxisequestro DDA a tre appartenenti al clan Trapasso

Cutro, maxisequestro DDA a tre appartenenti al clan Trapasso

Cutro (KR) ā€“ Ammonta a un milione e duecentomila euro il valore del sequestro compiuto dalla DDA di Catanzaro ai danni di tre soggetti ritenuti intranei alla cosca Trapasso di Cutro.
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, coordinati dal Procuratore della Repubblica dott. Nicola Gratteri, dal Procuratore Aggiunto dott. Vincenzo Capomolla e dai Sostituti Procuratori dott.ssa Veronica Calcagno e dott.ssa Chiara Bonfadini, hanno dato esecuzione a un provvedimento di sequestro beni per un valore di oltre un milione e duecentomila euro, emesso dal Tribunale di Catanzaro, su richiesta di questa Procura Distrettuale.
Destinatari della misura ablativa sono Trapasso Giovanni e i figli Leonardo e Tommaso, appartenenti alla famiglia di ā€˜ndrangheta Trapasso di Cutro (KR).
I citati soggetti, giĆ  sottoposti alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di P.S., erano stati coinvolti nella nota operazione di polizia denominata “Borderland”, culminata nellā€™anno 2016 con lā€™esecuzione di numerosi arresti, che aveva consentito di smantellare la cosca di ā€˜ndrangheta facente capo alla famiglia Trapasso, egemone sul territorio di confine tra la provincia di Catanzaro e quella di Crotone.
Le indagini avevano dimostrato come la cosca dei Trapasso, capeggiata da Giovanni Trapasso e dai figli Leonardo, detto NanĆ , e Tommaso, rivestisse un ruolo di assoluto rilievo nel panorama delle consorterie mafiose dellā€™area, operando in stretta connessione con le omologhe compagini dei Grande Aracri di Cutro e dei Farao-Marincola di CirĆ² Marina, e vantando solidi rapporti con le piĆ¹ influenti cosche della regione.
Nel corso delle indagini svolte in quel procedimento si era assistito, inoltre, allā€™ascesa criminale del clan mafioso facente capo a Giuseppe Tropea e al defunto zio Francesco Talarico, i quali, dallā€™iniziale ruolo di subalternitĆ  al clan Trapasso, avevano gradualmente conquistato una propria autonomia nel territorio di Cropani Marina, soprattutto con riferimento allā€™attivitĆ  usuraia.
Lā€™organizzazione dei Trapasso era risultata particolarmente attiva in delitti di tipo estorsivo realizzati nei confronti di numerosi imprenditori operanti nellā€™alto ionio catanzarese e nella provincia crotonese, in danno dei quali, per soddisfare le proprie pretese, talvolta era giunta sino alla espropriazione, di fatto, di beni strumentali delle aziende o di beni personali e di famiglia. Allā€™esito del procedimento penale di primo e secondo grado i tre destinatari dellā€™odierno provvedimento di sequestro erano stati condannati a pesanti pene detentive perchĆ© ritenuti colpevoli di associazione mafiosa, estorsione, violazione alla legge sulle armi e altro ancora.
Le indagini patrimoniali condotte dagli investigatori del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro, prodromiche allā€™emanazione del provvedimento di sequestro, hanno consentito di ricostruire in capo ai proposti ingenti patrimoni, i cui valori sono risultati sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati dagli stessi e dai loro familiari.
Lā€™intero patrimonio sottoposto a sequestro ĆØ costituito da nove fabbricati ubicati in Cutro, una ditta individuale con sede in Cutro operante nel settore agricolo, quote di capitale relative ad una societĆ  a responsabilitĆ  limitata con sede in Cropani (CZ) operante nel settore del commercio di prodotti petroliferi, due autovetture e diversi rapporti bancari e/o finanziari.

SEGUICI SUI SOCIAL

142,034FansLike
6,832FollowersFollow
380FollowersFollow

spot_img

ULTIME NOTIZIE