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martedì, 26 Novembre, 2024
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Ddl Zan, in Commissione 170 ammessi in audizione: c’è anche Nino Spirlì

Sono 170 le audizioni ‘ammesse’ sul disegno di legge contro l’omotransfobia, che è all’esame della commissione Giustizia del Senato. A presentare il calendario completo è stato il presidente della commissione, il leghista Andrea Ostellari (che è anche relatore del provvedimento), dopo aver accorpato alcune richieste anche per evitare sovrapposizioni.

Inizialmente quelle proposte erano oltre 200, più della metà della Lega. Ostellari avrebbe proposto che si svolgano un giorno a settimana, indicativamente ogni martedì: immaginando una media di una decina di audizioni a giornata, servirebbero almeno 4 mesi per concludere il ciclo.

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Tra le 170 audizioni ammesse ci sono nomi di giuristi, procuratori, avvocati, esponenti di chiese e movimenti di varie religioni, psicologi e psicoterapeuti, rappresentanti del mondo omosessuale, femministe, giornalisti. Per il mondo religioso si va da monsignor Stefano Russo, segretario generale della Cei a Riccardo di Segni dell’Unione delle comunità ebraiche in Italia, da Yassine Baradai, segretario nazionale dell’Unione delle comunità islamiche in Italia ad Alessandro Dini Ciacci, responsabile della chiesa dei mormoni. Altri previsti nel calendario sono Mauro Coruzzi in arte Platinette, il presidente facente funzioni della Calabria, Nino Spirlì, Rossana Dettori della segreteria nazionale della Cgil, Massimo Gandolfini del Family day, Cristina Gramolini di Arcilesbica, l’ex presidente di Arcigay nazionale Aurelio Mancuso, l’ex pm Carlo Nordio. Per l’Unione nazionale delle donne italiane sono previste la presidente Vittoria Tola e Pina Nuzzo, poi le femministe Monica Sargentini Ricci e Marina Terragni e il filosofo Stefano Zecchi.

“Chi ha paura del confronto? Noi no, e siamo pronti a discutere con lealtà di ddl Zan e della proposta del centrodestra, per tutelare tutte le vittime di discriminazioni e violenza. Giovedì iniziamo con le prime audizioni, che saranno 170 in tutto. Senza confronto non c’è democrazia”. Lo scrive su Facebook il leghista Andrea Ostellari, presidente della commissione Giustizia del Senato e relatore del disegno di legge Zan.

“Le 170 audizioni disposte da Ostellari sul Ddl Zan non sono un approfondimento, sono una provocazione intollerabile. Non amo il muro contro muro, ma qui siamo alla presa in giro”. Lo scrive il deputato del Pd Filippo Sensi su Twitter.
“È chiaro che si tratta di puro boicottaggio. La Lega propone 170 audizioni in Commissione sul ddl Zan solo per allungare i tempi. Una provocazione irricevibile. Ora i gruppi favorevoli si accordino per portare in aula il ddl già approvato alla Camera”. Lo afferma Laura Boldrini, deputata del PD.

“Per il M5s chiedere di esaminare il ddl Zan in Aula non e’ piu’ un’ipotesi da valutare ma una cosa da fare. E’ da un mese che abbiamo le firme pronte. Ho aspettato gli altri partiti di centrosinistra, adesso basta e attiviamo l’articolo 77 del regolamento del Senato. Ognuno si prenda le proprie responsabilità, non a parole. Ho raccolto l’adesione di Leu, spero vogliano firmare anche i colleghi del Pd, su Italia viva non saprei. Potremmo fare la richiesta già oggi”. Così la senatrice del M5s, Alessandra Maiorino sul ddl contro l’omotransfobia.

I vescovi italiani chiedono di evitare “forzature” con il disegno di legge Zan contro l’omofobia. “Ribadiamo come ci sia ancora tempo per un dialogo aperto per arrivare a una soluzione priva di ambiguità e di forzature legislative”, ha detto il Presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei) e arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, il cardinale. Gualtiero Bassetti, aprendo i lavori all’Assemblea generale in corso a Roma.

(fonte Ansa)

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