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venerdì, 7 Febbraio, 2025
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Decine di infettati in casa di riposo a Chiaravalle Centrale: preoccupazione nel territorio

Sono decine i tamponi positivi al coronavirus riscontrati tra gli ospiti e i dipendenti di una casa di cura per anziani a Chiaravalle Centrale, centro in provincia di Catanzaro nel quale nei giorni scorsi era risultata positiva una degente di 91 anni. All’indomani del primo caso, la struttura era stata chiusa con ordinanza dal sindaco Domenico Donato, che aveva imposto la quarantena per ospiti e sanitari, in totale 100 persone, e che a sua volta si era messo in quarantena insieme ad altri amministratori per aver avuto nei giorni precedenti dei contatti con la struttura sanitaria per la consegna di dispositivi medici e altri generi di prima necessità.
Subito dopo il primo caso di positività, a Chiaravalle, centro nevralgico delle Serre catanzaresi, si era recata l’Unità di crisi dell’Asp di Catanzaro per effettuare i test su degenti e dipendenti. In totale, i tamponi effettuati nei sui dipendenti e gli ospiti della casa per anziani, la “Domus Aurea”, sono stati 116: il numero dei casi risultati positivi – secondo fonti sanitarie – supera i 50, ma si attende il responso di un secondo tampone di conferma.
La prima anziana risultata positiva è attualmente ricoverata nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale ”Pugliese Ciaccio” di Catanzaro. La task force dell’Asp del capoluogo, inoltre, ha effettuato tamponi anche per lo stesso sindaco e alcuni amministratori di Chiaravalle Centrale, che, nei giorni precedenti alla notizia del primo caso, avevano avuto contatti con la struttura sanitaria per la consegna di materiale medico e generi di prima necessità. Nel loro caso gli esami hanno dato esito negativo.
Nel comune del Catanzarese c’è in queste ore una comprensibile preoccupazione: l’amministrazione comunale sta invitando i cittadini a non farsi prendere dal panico e a rispettare le disposizioni anti-coronavirus, a partire dall’obbligo di restare a casa. La preoccupazione si allarga anche ai centri del comprensorio, dal momento che il personale proviene dai paesi viciniori e potrebbero avere allargato la fascia di contagio. Per questo, sono già allo studio possibili provvedimenti per decretare un’ampia zona rossa, trasformando questa fascia del Catanzarese nella più grande area a rischio della Calabria. L’eventuale decisione sarà assunta nelle prossime ore.

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