Sembrava la scena di un vecchio varietà, precedente anni luce a tante conquiste civili sulla parità di genere. Invece è successo alla vigilia della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. “Detto fatto”, trasmissione Rai di fascia oraria per famiglie, nella puntata di ieri ha mandato in onda un tutorial dedicato alle telespettatrici per insegnare loro a fare la spesa sculettando.
Guidare un carrello del supermercato è infatti un’attività che una donna non può certo compiere senza un po’ di grazia. Anzi, è normale che diventi una vera e propria prova da mannequin. Ed ecco che la maestra di gentili vezzi, vestita in modo appropriato per la spesa con tacchi a spillo e short di pelle nera, si appoggia soavemente sulla maniglia del carrello e sfila tra gli scaffali. Non è un caso che la lezione sia tenuta da Emily Angelillo, di professione pole dancer: le sue, per gli autori di “Detto fatto” sono forse le competenze giuste per dare qualche dritta su come fare la spesa? Assolutamente no, e l’aspetto più grave è proprio questo. Angelillo, infatti, era stata invitata per mostrare come si cammina sui tacchi alti, quindi per un piccolo corso di portamento. Poi però la conduttrice Bianca Guaccero ha pensato di chiederle come si possa indossare il tacco dodici anche in situazioni insolite. Per esempio la spesa, che si è presto trasformata in occasione di ammiccamento e gestualità sensuale – compresa la scena da commediaccia di serie B in cui alla massaia sexy cade qualche oggetto in terra e deve chinarsi.
Mentre si ascolta in sottofondo la musica del film “Bello, onesto, emigrato in Australia” con Alberto Sordi, dopo un invito a non arrampicarsi goffamente per raggiungere i prodotti desiderati, il culmine dell’esibizione arriva quando, per rendere la situazione “intrigante” (parole testuali), la signora flette la gamba sollevando un piede all’indietro con civetteria.
Un siparietto vergognoso, soprattutto perché ospitato dalla televisione di stato. E che si è presentato a migliaia di famiglie, genitori e bambini nelle stesse ore in cui ovunque si ricorda ai giovani che la violenza di genere si nutre di luoghi comuni squalificanti. Nelle stesse ore in cui si ammonisce sulla pericolosità di ridurre le donne al rango di semplici presenze gradevoli, la cui caratteristica principale dev’essere la bellezza e l’attrattiva sessuale suscitata negli uomini, sempre e in tutti i contesti.
A seguito del tam tam di segnalazioni e commenti indignati, il programma è stato oggi sospeso e il direttore di Rai 2 Ludovico Di Meo, si è scusato con queste parole: “Detto fatto è una trasmissione che ha la sola aspirazione di far divertire. Il programma ieri è incappato in un gravissimo errore, non certamente voluto, del quale io per primo mi scuso con le telespettatrici e i telespettatori. Nonostante non fosse nelle intenzioni avvalorare stereotipi femminili negativi – che tutti sono d’accordo nel biasimare e condannare – si è sopravvalutata la carica ironica a dispetto di una chiave che è risultata chiaramente offensiva. Sarà un serio impegno della rete indagare sull’accaduto, e garantire che non accada più: sarebbe contrario allo spirito del programma e ai valori civili della conduttrice, degli autori, e di Rai 2”.
Sull’episodio si è espresso anche il Comitato pari opportunità della Rai in una nota ufficiale: “Rileviamo con profondo rammarico che nonostante le ripetute segnalazioni non si ottiene l’osservanza di un linguaggio rispettoso della dignità femminile. Senza un serio impegno e adeguate sanzioni nella principale azienda di comunicazione italiana, volgarità e stereotipi non saranno mai superate nella nostra cultura”.
All’Ansa poi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Editoria Andrea Martella ha dichiarato: “Forse occorrerebbe un tutorial non su come fare la spesa ma su come fare servizio pubblico non calpestando il valore e la storia della Rai”.
Per il Codacons però si tratta di una polemica ipocrita a fronte di quotidiani esempi di mercificazione della donna in televisione “nel silenzio assordante delle autorità che dovrebbero vigilare”.
L’amministratore delegato Rai Fabrizio Salini ha annunciato di aver avviato un’istruttoria per accertare le responsabilità dei fatti ed esprimere valutazioni sul futuro del programma. Nel 2017 la trasmissione “Parliamone…sabato”, condotta da Paola Perego, aveva chiuso i battenti dopo un servizio infarcito di cliché degradanti sulle donne dell’Est, descritte come ancelle devote e compagne ideali perché disponibili a perdonare i tradimenti e capaci di qualità domestiche eccellenti senza rinunciare all’abbigliamento sexy.
A distanza di anni, la Rai ci ricasca con questa meschina passerella al supermercato. Neanche la fabbrica delle mogli di Ira Levin avrebbe potuto immaginare una bambola più perfetta di quella che ancheggia persino al supermercato. In quel bellissimo romanzo distopico le donne vere erano sostituite da cloni ipersessualizzati e obbedienti a ogni comando del marito. Nella realtà, le donne vere vengono uccise proprio perché ai loro assassini si continua a farle vedere così.
Isabella Marchiolo