Era il lontano 28 febbraio del 2002 quando, dopo oltre un secolo di utilizzo, la lira faceva la sua scomparsa.
I più affezionati probabilmente ricorderanno quel momento con un pizzico di nostalgia, ma avranno anche memoria di come il passaggio dalla lira all’euro avvenne in maniera graduale. Le prime banconote e monete in euro avevano infatti iniziato a fare capolino sul mercato già dal 1° gennaio del 2002, un modo come un altro per facilitare la loro entrata in vigore e per permettere ai cittadini di iniziare a prendere confidenza.
Lo scetticismo nei confronti della nuova valuta aveva generato non poche polemiche, ma nonostante ciò dal 1° marzo 2002 la lira veniva definitivamente considerata fuori corso. L’euro non rappresentava una novità assoluta: era già stata introdotta nel 1999, ma come moneta per gli scambi virtuali.
Per due mesi, lira ed euro convivono: era possibile infatti effettuare qualsiasi acquisto pagando in euro o in lira. Anche se dal 1° marzo la vecchia lira non era più considerata come moneta di scambio, per diversi anni è stato possibile cambiare le ultime banconote e monete in proprio possesso presso gli sportelli bancari.
Quifinanza