Continuano ad arrivare multe e sanzioni ai cittadini per ruoli degli anni passati, da Comuni, Enti e Concessionari alla Riscossione, oramai è un attacco alle tasche dei cittadini, come denuncia l’avv. Cristiano Ceriello, responsabile legale dell’associazione Difesa Consumatori e Contribuenti. Per tutto il 2024, ed ora dopo l’estate anche con preavvisi di fermi amministrativi se non pignoramenti presso terzi, i cittadini si sono visti recapitare richieste di pagamenti per migliaia e migliaia di euro, spesso prescritti o non provati. E’ il caso di A.A. che si è visto recapitare da un concessionario locale di un comune campano un avviso di pagamento per oltre 73.000 euro per Imu 2012-2015, poi dichiarato nullo con condanna alle spese del Concessionario di 5000 euro. E’ il caso di M.A. che si è vista recapitare una serie di cartelle su intimazione per oltre 300.000 euro, la buona parte per vecchi ruoli previdenziali della prima metà degli anni 2000, tutti dichiarati prescritti dal Tribunale del Lavoro.
E’ ancora il caso della ditta GR. che si è visto recapitare dall’Ente comunale pugliese una richiesta di pagamento per oltre 9000 euro relativa a vecchia Tassa rifiuti 2012, 2013 e 2014, poi annullata dal Giudice competente. E’, sempre come esempio, il caso di P.C. Che è si è vista rivolgersi sino al Giudice di Roma, pure essendo campana, per vedersi annullare cartella e verbali datati nel tempo. Questo per fare alcuni tra i tanti esempi, come riporta l’avv. Ceriello, di opposizioni vinte che se non contestate avrebbero anche dato seguito a possibili pignoramenti.
Il periodo è duro e bisogna stare attenti, le cartelle esattoriali e le intimazioni di riscossione, hanno tempi brevi per le contestazioni, come ricorda il presidente dell’associazione Dott. Di Carluccio: questi vanno dai 30 (per le contravvenzioni) a 40 (per ruoli previdenziali), sino ai 60 giorni (per la contestazione dei tributi). Pertanto non bisogna perdere tempo, alla notifica di cartelle “anomale”, ne va delle nostre tasche.