I riflettori accesi sullo stato di salute dei mari ed i vari interventi attivati dalla Regione prima e dopo l’apertura dell’attuale stagione balneare hanno contribuito a ridurre sensibilmente gli scarichi inquinanti nel mare con rilevante miglioramento della qualità delle acque adibite alla balneazione.
Riflettori da non spegnere ora che entriamo nel pieno della stagione balneare e sulle spiagge si trovano milioni di persone che devono essere informate e informarsi sulla qualità delle acque di balneazione e sui tanti tratti di mare con divieto di balneazione temporaneo e permanente per inquinamento.
Informazioni che da parte degli Enti preposti, in particolare Comuni e Ministero della Salute, continuano ad essere carenti, contraddittorie e non rispettano la normativa vigente per tutelare la salute di bagnanti e migliorare la qualità delle acque inquinate.
Non si vedono sulle spiagge del Tirreno e dello Jonio tutti i cartelli che dovrebbero essere esposti e bene in evidenza per informare i bagnanti su dove iniziano e terminano i divieti di balneazione per inquinamento e la loro causa e durata. E neanche si vedono gli oltre 1300 Cartelli, in corrispondenza di inizio e fine di ognuna delle circa 630 aree adibite alla balneazione, con esposti i dati sulla qualità delle acque e i profili delle stesse aree monitorate con analisi mensili dall’Arpacal.
All’assenza della Cartellonistica sulle spiagge, in corrispondenza dell’inizio e termine di ogni area di balneazione, di competenza dei comuni si aggiunge l’assenza di un sito regionale informativo, georeferenziato ed aggiornato in tempo reale sulla qualità delle acque di balneazione come avviene in tante altre regioni del BelPaese.
Esiste soltanto il Portale web dell’Agenza Regionale per la Protezione dell’Ambiente nel quale, in merito alle informazioni sulle acque di balneazione, si trova scritto: “Clicca qui per accedere all’area dedicata alle news sulla balneazione in Calabria” che rinvia ad un ulteriore Link dove si legge: “In questa sezione saranno pubblicate tutte le news relative al monitoraggio delle acque di balneazione” e che mostra un elenco dove la notizia più recente è quella del 18 Agosto del 2021 su “ritornano conformi i punti di Scalea”.
In pratica per informazioni su dove si trovano i divieti di balneazione e sulla qualità delle acque di balneazione della Calabria l’unico strumento attualmente disponibile è il Portale del Ministero della Salute dove continuano a comparire dati contraddittori e carenze informative come quelle da noi più volte denunciate ma solo parte corrette in pochi comuni.
In proposito, sono da evidenziare due esempi di aree di balneazione del Tirreno vibonese ricadenti nel Golfo di Sant’Eufemia.
Il primo esempio è quello dell’area denominata “LA ROCCHETTA” della lunghezza di 1.730 metri nel comune di Briatico della Provincia di Vibo Valentia. Questa area identificata col codice IT018102003002 è l’unica nella Mappa del Ministero della Salute riportata in rosso e, quindi, di qualità Scarsa e vietata per inquinamento. La stessa è l’unica area in rosso in tutto il Golfo di Sant’Eufemia.
Se poi si aprono i documenti con le analisi mensili delle acque del 2021 e 2022 disponibili sul Portale del Ministero della Salute si legge invece che le acque della stessa località “LA ROCCHETTA” sono indicate balneabili e classificate di qualità Eccellente.
Ma c’è di più: la qualità dell’acqua della medesima area LA ROCCHETTA con codice identificativo IT018102003002 risulta invece classificata di qualità Buona nell’Allegato B del Decreto di Classificazione Acque Balneazione della Regione Calabria 2022. Nello stesso Decreto regionale l’unica area classificata di qualità scarsa nella Provincia di Vibo Valentia è quella denominata “200 MT A DX F. MESIMA” all’esterno del Golfo di Sant’Eufemia.
Inoltre, e al contrario di quanto indicato dal Ministero della Salute, la Mappa del Portale sulla qualità delle acque dell’ Agenzia europea dell’ambiente (AEA) indica l’area “La Rocchetta” IT018102003002 come balneabile e di qualità Eccellente.
L’altro esempio di dati e indicazioni contrastanti tra Decreto regionale sulla classificazione delle acque di balneazione, Ministero della salute e Agenzia Europea dell’Ambiente è quello dell’area denominata “1.400 MT. SUD TORRE MARINA” nel comune di Ricadi. Questa area della lunghezza di 1.330 metri, con codice identificativo IT018102030005 è riportata tra le aree di balneazione classificate di qualità Eccellente nell’Allegato B del Decreto di Classificazione Acque Balneazione della Regione Calabria 2022. E sulla Mappa del Ministero della Salute è ricoperta dal retino verde come area balneabile. Al contrario di quanto indica la Mappa del Portale Agenzia europea dell’ambiente (AEA) dove invece l’area con codice IT018102030005 è indicata di qualità Scarsa e vietata alla balneazione.
Sul sito del Ministero della Salute anche per quest’altra area si rileva il contrasto tra quanto evidenziato nella Mappa e quanto riportato nei documenti con le analisi. Infatti: nella Mappa appare colorata in verde e, quindi, indicata balneabile mentre nei documenti relativi alle analisi mensili del 2021 e 2022 viene indicata di qualità Scarsa, e quindi, da vietare alla balneazione.
I dati e gli esempi sopra accennati evidenziano la necessità di far rispettare l’obbligo esistente in ogni Paese dell’Unione europea di fornire per ognuna delle 630 aree di balneazione della Calabria le informazioni necessarie per permettere alle persone di prendere decisioni informate su dove fare il bagno senza rischi per la salute; e per consentire la partecipazione al processo decisionale di miglioramento della qualità delle acque e dell’ambiente lungo i 716 Km di costa della Regione caratterizzate da specificità geologiche e biodiversità uniche nel Mediterraneo.
*Geologo Mario Pileggi del Consiglio Nazionale Amici della Terra