Uno degli ultimi fuochisti, almeno mezzo secolo trascorso sul treno, praticamente una vita considerando che è cresciuto in una famiglia di ferrovieri da tre generazioni. Pietro Urso ne ha fatto una sua ragione di vita, il suo lavoro non lo ha mai stancato perché, dice sorridendo con le labbra e gli occhi, “i treni sono la sua passione”.
E’ lui che coccola la vecchia signora come se fosse il suo cavallo da corsa, la cura, la nutre “Oramai io e lei siamo la stessa cosa” ha detto in una intervista. Ed è così, Pietro ha usato la stessa sensibilità che si riserva ad un proprio caro, alla vecchia locomotiva portata a nuovo, sporcandosi le mani nel carbone , controllando accuratamente i livelli dell’acqua, senza dimenticare di verificare e garantire ogni condizione di sicurezza perché la caldaia non deve mai incorrere in pericolosi problemi di pressione.
Questo è Pietro Urso, un instancabile attento lavoratore da portare come esempio per tutte le generazioni future. Pietro lascia il testimone a suo fratello, anche lui fuochista in Ferrovia.
(Nella foto Pietro Urso questa mattina a Camigliatello, ultimo giorno da lavoratore a fianco della sua “Vecchia Signora”).