Il luminare dell’informatica Georg Gottlob, che ha lasciato Oxford ed ha deciso di trasferirsi all’Università della Calabria per proseguire l’insegnamento e la ricerca nel campo dell’intelligenza artificiale, rispondendo alla prima call dell’ateneo, ha aperto la strada all’arrivo di studiosi di alto profilo impegnati all’estero. Oggi l’ateneo punta ad accogliere altri studiosi di eccellenza e lancia, per il 2024, la nuova call per reclutare le più qualificate personalità scientifiche provenienti dall’Europa, ma anche dai Paesi extra europei, con l’obiettivo di rafforzare la qualità della didattica e potenziare l’attività di ricerca.
L’avviso, infatti, è rivolto alla raccolta di manifestazioni di interesse per “chiamata diretta” per la copertura di posti di professore di ruolo di prima o di seconda fascia e ricercatore a tempo determinato in tenure track. Alla manifestazione di interesse, che si chiuderà il 31 maggio, sono chiamati ad aderire studiosi impegnati all’estero o vincitori di programmi di ricerca di alta qualificazione, che potranno prestare servizio all’Unical grazie ad una forma di reclutamento diretto che favorisce anche il rientro dei “cervelli in fuga”. Anche nel 2023 il successo di partecipazione alla call era stato notevole, con 132 candidature pervenute, a testimonianza dell’attrattività internazionale ormai riconosciuta all’Università della Calabria, in linea con gli obiettivi programmatici del rettore Nicola Leone.
«Reclutare studiosi di fama internazionale – ha dichiarato il rettore Nicola Leone – contribuisce a innalzare la qualità della didattica e della ricerca; attraverso le loro competenze avanzate e la loro rete di contatti internazionali, l’Unical si apre a nuove collaborazioni accademiche. La presenza di studiosi di alto profilo può fornire un supporto prezioso nel guidare gli studenti nel percorso universitario e, al contempo, può ispirare e motivare a perseguire traguardi più elevati. Tutto questo crea un ambiente accademico stimolante e favorisce l’eccellenza nella formazione e nella produzione di conoscenza. Inoltre, con la loro assunzione, l’ateneo aumenta il suo valore competitivo, incrementando così la capacità di intercettare risorse e finanziamenti esterni».
(c.s.)