(Adnkronos) – "L'inchiesta sugli spioni che setacciavano illegalmente i dati di centinaia di cittadini, soprattutto di centrodestra e in particolare politici e persone vicine alla Lega, rivela un quadro sconcertante. Siamo di fronte a un vero e proprio attacco alla Repubblica e alla democrazia che coinvolge magistratura, Guardia di Finanza e giornali di sinistra, col risultato che in piĆ¹ di una occasione le procure hanno aperto inchieste basandosi su presunti scoop nati da notizie costruite a tavolino sulla base di dati ottenuti illegalmente". E' quanto si legge in una nota della Lega.Ā "Siamo certi -si legge ancora- che tutti i piĆ¹ alti vertici delle Istituzioni sapranno intervenire con chiarezza inequivocabile e chiederemo che il Copasir approfondisca la questione in dettaglio fino alla completa chiarezza sui fatti, a partire dalle audizioni dei vertici presenti e passati della Guardia di Finanza e dell'Antimafia".Ā "Mi chiedo cosa sarebbe successo se giornalisti di destra fossero stati coinvolti in un Dossieraggio contro esponenti di sinistra. Quello che sta emergendo a Perugia non puĆ² passare in cavalleria. Abbiamo fiducia in Raffaele Cantone ma chiediamo, nel rispetto dei processi, pene durissime e la stessa cosa chiediamo al Parlamento. Legiferare per inasprire le pene e rendere intangibili i dati sensibili, afferma il vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi. che aggiunge: "Anche il presidente Mattarella in passato ha sottolineato l'importanza della protezione dei dati personali. Chi accede a un dato sensibile ĆØ giĆ tracciato per cui ci vuole una filiera di garanzia e pene esemplari. Non vi possono essere vie di mezzo. Riguardo ai giornalisti coinvolti sospendo il giudizio ma ricordo all'intera categoria i limiti deontologici che non consentono di svelare fatti privati. Altrimenti siamo alla Stasi e alla Ddr".Ā Dal mondo della politica a quello dellāeconomia sono decine i nomi di personaggi noti finiti nelle ricerche in banche dati compiute dallāufficiale di polizia giudiziaria Pasquale Striano, indagato dalla Procura di Perugia per accesso abusivo a sistema informatico. Sul registro degli indagati compaiono una quindicina di persone, tra cui anche il sostituto procuratore antimafia Antonio Laudati e tre giornalisti del āDomaniā. Alla base, secondo lāaccusa, ci sarebbe stata una consultazione di informazioni ācompulsivaā, con circa 800 accessi abusivi, compiuta tra il 2019 e il 2023 alla ricerca in particolare di eventuali segnalazioni di operazioni sospette (Sos), che ha avuto come āobiettiviā anche personaggi dello sport, come Massimiliano Allegri, Andrea Agnelli e il presidente della Figc Gabriele Gravina.Ā —[email protected] (Web Info)
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