“L’ennesima morte bianca avvenuta in un cantiere a Lamezia Terme ci impone una doverosa riflessione e soprattutto una attenta ricognizione sulle condizioni di sicurezza nelle quali si trovano a operare i nostri lavoratori. Alla famiglia dell’operaio tragicamente deceduto oggi le sentite condoglianze della Giunta della Regione Calabria”. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.
“È una situazione inaccettabile, soprattutto quando dietro agli incidenti si scopre che la causa è quasi sempre la mancata o la non corretta applicazione di norme e procedure. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso di fine anno ha riservato al tema delle morti sul lavoro parole chiare: il suo monito non può rimanere inascoltato.Occorre un impegno corale, e a tutti i livelli, di istituzioni, aziende e sindacati, affinché si diffonda sempre più una rigorosa attenzione alle condizioni di legalità e una vera cultura della prevenzione” -conclude Occhiuto.
“Esprimo, a nome dell’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme, profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia di Francesco Stella, tragicamente scomparso in seguito ad un incidente sul luogo di lavoro”. Parole di Paolo Mascaro, sindaco di Lamezia Terme che aggiunge: “La morte di Francesco Stella ha lasciato tutta la comunità lametina in un profondo stato di dolore, rappresentando una tragedia non solo per la sua famiglia e i suoi cari ma una ferita aperta per l’intera città di Lamezia Terme. Ogni perdita di una vita giovane e piena di speranza è un momento che ci richiama con forza la responsabilità che tutti abbiamo, come comunità, nel garantire la sicurezza di chi lavora ogni giorno per costruire il nostro futuro. In questo momento di grande dolore, siamo vicini alla famiglia Stella con un pensiero di affetto e solidarietà, certi che il loro dolore è inconsolabile. La città di Lamezia Terme è al loro fianco in questa prova terribile e il nostro cuore è con loro. L’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme – sottolinea Mascaro – rinnova il suo impegno a sensibilizzare e promuovere politiche di sicurezza sul lavoro affinché simili tragedie non abbiano mai più a ripetersi. Concludo con un pensiero speciale per Francesco e per tutti coloro che, come lui, hanno perso la vita sul lavoro: il loro sacrificio non sarà mai dimenticato e ci spinge ogni giorno a lavorare per un mondo del lavoro più sicuro e giusto. Come disse Albert Einstein: “Il lavoro è l’amore reso visibile”, un impegno che deve sempre rispettare la dignità di chi lo compie, affinché ogni giornata di fatica porti frutto senza dolore”.
“Come Cgil e Fillea Cgil Calabria esprimiamo tutta la nostra vicinanza e il nostro cordoglio ai familiari di Francesco Stella, il lavoratore trentottenne morto questa mattina a causa di una caduta da un’ impalcatura di circa sei metri in un’azienda di profilati nell’area industriale di Lamezia Terme”, a sostenerlo, in una dichiarazione, sono il segretario generale della Cigl Calabria, Gianfranco Trotta, e il segretario della Fillea Cgil Calabria, Simone Celebre. “Il CCNL Edile – tiene a evidenziare nella dichiarazione il segretario generale della Fillea Calabria – prevede norme specifiche per la sicurezza sui cantieri, stabilendo obblighi per il datore di lavoro tra i quali la Formazione obbligatoria dei lavoratori; la Fornitura di dispositivi di protezione individuale (DPI); la Supervisione e il controllo da parte dei rappresentanti per la sicurezza. In più il CCNL prevede – continua Simone Celebre – norme specifiche per l’uso di impalcature, macchinari e nell’esecuzione di lavori in quota e, inoltre stabilisce obblighi specifici per la prevenzione degli infortuni, considerando l’alta pericolosità dei lavori in cantiere. Non applicarlo – sostiene Simone Celebre – non è solo una questione di responsabilità legale, ma una vera e propria questione di vita o morte per i lavoratori. È quindi fondamentale che le imprese e i datori di lavoro – conclude il segretario generale della Fillea Calabria – rispettino scrupolosamente il CCNL Edile e che vengano svolti controlli adeguati per garantire l’applicazione delle norme, evitando così tragedie come quella di stamattina”
Sulla morte di Francesco Stella è intervenuta anche la Uil Calabria la cui segretaria regionale Mariaelena Senese nell’esprimere profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia dell’operaio ha rinnovato la denuncia per cui il lavoro non può e non deve mai trasformarsi in un rischio mortale.
Ogni morte sul lavoro è una ferita inaccettabile per la nostra società e un fallimento che dobbiamo combattere con determinazione. Come ha sottolineato il Presidente Mattarella, la sicurezza sul lavoro deve essere una priorità assoluta.
La UIL Calabria chiede con forza:
– Maggiori controlli ispettivi per il rispetto delle norme di sicurezza.
– Formazione continua per lavoratori e datori di lavoro sull’uso dei dispositivi di protezione.
– Una vera cultura della sicurezza, con campagne di sensibilizzazione e dialogo tra istituzioni, imprese e parti sociali.
Proponiamo l’apertura di un tavolo straordinario con la Regione Calabria per attuare un Piano straordinario per la sicurezza sul lavoro.
La nostra campagna Zero morti sul lavoro non si fermerà finché tragedie come queste non saranno un ricordo del passato. Ogni lavoratore ha il diritto di tornare a casa sano e salvo”- conclude Senese.