Roma – Secondo alcune anticipazioni de ‘La Stampa’ che ha potuto visionare un una bozza dell’ordinanza della Protezione civile che, una volta approvata ed emanata andrà ad attuare quanto annunciato dal presidente del consiglio Giuseppe Conte circa il sostegno alle famiglie in difficoltà, i buoni spesa saranno destinati a ciascun nucleo familiare e saranno utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari.
Ciascun Comune, è scritto nel documento, è autorizzato «all’acquisizione di buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari presso gli esercizi commerciali contenuti nell’elenco pubblicato da ciascun Comune nel proprio sito istituzionale».
La platea dei beneficiari, secondo la bozza dell’ordinanza, sarà individuata dai sindaci «tra i nuclei familiari più esposti ai rischi derivanti dall’emergenza epidemiologica (…) con priorità per quelli non già assegnatari di sostegno pubblico».
Un decreto del ministero dell’Interno, di concerto con il ministero dell’Economia, sentita l’Anci, erogherà «ai Comuni la compensazione della spesa sostenuta sulla base dei criteri suindicati entro il 15 aprile 2020».
L’ordinanza fissa anche la misura delle risorse da destinare ai comuni in base alla popolazione residente:
– almeno 20 mila euro per i comuni fino a 5 mila abitanti,
– almeno 50 mila per i comuni tra 5 mila e 30 mila abitanti,
– 80 mila euro fino 69 mila abitanti
– 150 mila euro per i comuni capoluogo.
Coronavirus, buoni spesa cosa sono: I buoni spesa o derrate alimentari saranno destinati ai nuclei familiari che, in questa situazione di emergenza Coronavirus, non riescono a fare la spesa. Come detto dal ministro Gualtieri con Conte in conferenza stampa: «Sono giorni molto difficili, rendiamo immediatamente disponibili risorse per i Comuni per aiutare le persone in difficoltà a reperire prodotti di prima necessità e generi alimentari». Ribadendo che «nessuno deve essere lasciato da solo».
Ringrazio l’Anci per la collaborazione – ha aggiunto Gualtieri- perché così abbiamo trovato il metodo più rapido per fare arrivare un aiuto concreto» a chi ha bisogno.
Buoni spesa a chi spettano: secondo la bozza dell’ordinanza, la platea dei beneficiari sarà individuata dai sindaci «tra i nuclei familiari più esposti ai rischi derivanti dall’emergenza epidemiologica (…) con priorità per quelli non già assegnatari di sostegno pubblico».
Buoni spesa come funzionano: secondo le prime indicazioni, i buoni spesa saranno destinati solo a determinate famiglie, le più bisognose, e serviranno esclusivamente per fare la spesa. Oltre ai buoni spesa, i Comuni potranno destinare anche generi alimentari diretti.
Buoni spesa importo: l’importo buoni spesa da destinare alle famiglie, una tantum, deve ancora essere stabilito, i Comuni potranno optare anche per alimentari consegnati casa per casa.
Ecco come funzionano e chi ne ha diritto. I Comuni gestiranno i fondi nazionali
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