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venerdì, 22 Novembre, 2024
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Elezioni 25 Settembre: Nino Spirlì non si candiderà

 

Nino Spirlì, ex presidente facente funzioni dopo la morte improvvisa di Jole Santelli, attraverso un messaggio sui suoi profili social, ha comunicato la sua decisione: non si candiderà alle elezioni politiche del prossimo 25 Settembre.

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Tenuta delle Grazie 13_6_2024

“Nel ringraziare Matteo Salvini per avermi chiesto la disponibilità a candidarmi per le prossime elezioni politiche – spiega Spirlì – ho il piacere di comunicare a tutti voi che ho appena scritto che la mia disponibilità viene meno, non per mancanza di fiducia nel partito, nel suo programma, nel rapporto amicale ed eterno con il suo segretario federale, ma solo, e soprattutto, perché io sono già soddisfatto del mio lavoro, del mio impegno nella Cultura e nell’Arte in Calabria: essere vice presidente di una fondazione così importante quale la Fondazione MUSABA -Spatari Maas, mi inorgoglisce e nello stesso tempo mi carica del peso di una responsabilità enorme. Ritengo – continua – che ai calabresi io possa essere più utile svolgendo un lavoro che so fare, piuttosto che tentando la scalata al palazzo. Nel recente passato ho dato la mia disponibilità ad una sorella, a Jole Santelli, e ad un amico caro quanto fratello, Matteo Salvini. La chiamata era a coprire il ruolo di assessore alla cultura e ai Beni Culturali all’artigianato alla legalità alla sicurezza ai commerci. Con l’onore in più di ricoprire il ruolo di vice presidente della giunta regionale: una giunta regionale diversa, differente eccome, forse anche un po’ strana, voluta per lungimiranza dal presidente Jole Santelli”.

Grazie, dunque, a Matteo Salvini – conclude – per la ennesima prova di fiducia nei miei confronti, ma consegno, così come in passato ho fatto per il ticket regionale, nelle sue mani, questa ennesima concessione amicale. Ne faccia buon uso, scegliendo uno SPIRLÌ che non sia Spirlì, tra i tanti pretendenti. Penelope, regina di Itaca e moglie di Ulisse, ha saputo tacere sentimento davanti ad una pletora di proci che non avevano la stessa dignità del suo sposo: mi auguro che il partito, che tanta fiducia ha riposto in me – che comunque ho saputo onorare senza sostegno ed aiuto di alcuno – sappia filare una tela di speranza a favore dei calabresi e a danno dei tanti proci con la P, che in questo tempo stanno cercando di assaltare il palazzo. Questo dovevo, per amore di verità! Dio vi benedica tutti.”

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