Una vita passata ad accudire gli altri, compresi gli animali. Il mondo del volontariato nel sangue, prima con i viaggi in Africa e poi a Roma – la città che lo aveva adottato – con gli amici a quattro zampe e l’impegno per accudire gatti e cani. Un uomo dolce, generoso, sensibile. Così gli amici hanno voluto ricordare Antonio De Simone, originario di Corigliano Rossano, morto a 53 anni nella notte di Capodanno all’altezza del km 17 della diramazione Roma sud in un incidente stradale all’altezza di Torrenova. Si erano trasferiti a Roma da anni
Il costruttore con l’Aston Martin fuggito a piedi
Antonio De Simone era in auto con la compagna, anche lei di Corigliano Rossano ( si erano trasferiti a Roma da anni) ancora ricoverata in prognosi riservata e con il loro cane, morto nell’impatto. A provocare l’incidente un imprenditore, un costruttore di Ponte Milvio di 55 anni che, dopo la fuga dal luogo del drammatico impatto, si è costituito alla polizia. Il professionista romano era al voltante di un’Aston Martin ed era ormai ricercato dalla polizia stradale. Ora è accusato di omicidio stradale, fuga e omissione di soccorso. Con lui rischia anche il complice che gli ha dato un passaggio per abbandonare la scena dell’incidente. Fra le ipotesi quella che viaggiassero insieme, uno dietro l’altro.
Chi era Antonio De Simone
Era il vicepresidente di ‘Io Libero Avcpp’, l’associazione volontari canile di Porta Portese che lo ha ricordato sui social. In casa restano ancora i loro sei gatti. Saputa la notizia del drammatico incidente molti volontari si sono mossi per accudire i felini. Simonetta Novi, consigliera del VIII municipio e attiva da anni nel mondo del volontariato conosceva Antonio: “Abbiamo contattato la famiglia e ci siamo resi disponibili a prendere le chiavi di casa di Antonio per accudire i gatti per tutto il tempo che sarà necessario. Antonio lo conoscevo da anni. Una persona buona. Nel 2015 la mia strada mi ha portata, dopo 13 anni, a differenziare la mia lotta, pur continuando nelle stesse battaglie. Lui è rimasto, insieme a tantissimi bravissimi volontari, nel direttivo di ‘Io Libero Avcpp’, era sostanzialmente il referente per i gatti rimasti soli, maltrattati. Nel corso degli anni, ha aiutato tantissimi gatti, moltissimi del punto di primo soccorso gatti di Muratella, tanti cani e tante persone. Tra le lacrime, sappiamo che il modo migliore per ricordare Antonio, e per farlo stare tranquillo ovunque lui sia ora, è occuparsi dei suoi 6 amatissimi gatti, ancora vivi dopo la scomparsa del suo cane nel tragico incidente in cui Antonio ha perso la vita”.
(Fonte: romatoday.it)