Il Tribunale di Regio Calabria in composizione monocratica (Giudice Flavio Tovani), ha condannato i dottori Filippo Luigi Saccà (oggi in quiescenza) e Massimo Sorace oltre all’ostetrica Giuseppina Strati (tutti all’epoca dei fatti in servizio presso il GOM di Reggio Calabria) alla pena di anni 3 e mesi 1 di reclusione ciascuno, per avere manipolato la cartella clinica di una gestante attestando falsamente una serie di circostanze relative alla conduzione del parto della stessa, in cui veniva alla luce un neonato – oggi dodicenne – con gravi ed irreversibili danni cerebrali.
I tre sanitari, unitamente al responsabile civile nella persona del GOM di Reggio Calabria, sono stati condannati anche al risarcimento del danno, da liquidarsi nella separata sede civile, ed alla rifusione delle spese processuali nei confronti dei genitori del bambino e del bambino stesso, costituitisi parti civili nel processo a mezzo degli avvocati Pasquale Cananzi e Daniela Minniti.
La vicenda prende le mosse dalla denunzia presentata dai genitori all’esito della verifica delle drammatiche condizioni di salute del proprio figlioletto e dell’esame dei documenti clinici forniti dal GOM, che evidenziavano profili di incompatibilità con gli infausti esiti del parto.