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martedì, 28 Gennaio, 2025
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Falso materiale in atto pubblico: Gup manda a processo il cardiologo Indolfi e la dottoressa De Filippo

Catanzaro – Il Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Catanzaro ha diposto il rinvio a giudizio del Prof. Ciro Indolfi, Direttore Responsabile dell’Unità Operativa di Cardiologia – Emodinamica (UTIC) del Policlinico Universitario di Catanzaro, e della Dott.ssa Caterina De Filippo, nella sua qualità di Direttore Sanitario del Policlinico Universitario all’epoca dei fatti in contestazione.
Giorno 27 Luglio inizierà il processo davanti al Tribunale di Catanzaro.
La dottoressa De Filippo ed il Professor Indolfi, Presidente della Società Italiana di Cardiologia, secondo l’impianto accusatorio della Procura, avrebbero, in concorso materiale e morale tra loro, in qualità di pubblici ufficiali, formato una falsa comunicazione di partecipazione dell’Indolfi ad una riunione Regionale di coordinamento relativa alla “ Rete Sindrome Coronarica Acuta” programmata per il 7 maggio 2014, alterando la data vergata a mano nello spazio appositamente riservato dalla stampigliatura del timbro apposto in calce al predetto documento.
Secondo il capo di imputazione, i due si sarebbero resi responsabili, in concorso, del reato di falso materiale in atto pubblico, contraffacendo l’atto e sottoscrivendo-in epoca successiva a quella in cui l’atto era già uscito dalla loro disponibilità – il numero 4 al numero 5, facendo così risultare, in difformità dal vero, quale data di apposizione del timbro, e quindi di redazione della comunicazione predetta, il 2 maggio 2014 anziché il 2 maggio 2015.
Il procedimento penale prende le mosse dalla denuncia sporta dall’avv. Luca Occhionorelli, difeso dall’avvocato. Antonio Lomonaco,, in qualità di figlio del sig. Antonio Occhionorelli, deceduto nell’UTIC del Policlinico di Catanzaro in data 9 Maggio 2014, dopo quattro giorni di degenza.
Nel corso dell’udienza preliminare tenutasi lo scorso 13 Febbraio, il Presidente Battaglia ha ammesso la costituzione di parte civile della moglie e del figlio Luca del deceduto Antonio Occhionorelli, ritenendo sussistenti i presupposti, contestati dalla difesa dei due imputati.
In ordine al capo di imputazione, la difesa della dott.ssa Caterina De Filippo, rappresentata dall’avv. Francesco Gambardella ha, nel chiedere il proscioglimento della sua assistita, puntato anche il dito nei confronti della dott.ssa Rosalba Zolea, collaboratrice della De Filippo. che avrebbe ammesso di aver proceduto personalmente all’aggiunta, nel protocollo n. 840, della comunicazione di Indolfi di partecipazione ad una riunione Regionale all’istanza di congedo di altro medico.
La difesa di Indolfi, rappresentata dagli avvocati Scuteri e Catantafora, ha rappresentato la difficoltà in un eventuale giudizio dibattimentale di provare il concorso morale del loro assistito alla condotta materiale della dott.ssa De Filippo.
Gli avvocati Arturo Bova e Antonio Lomonaco, difensori delle ammesse parti civili, si sono associati alla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura per entrambi gli imputati.

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