Continua l’occupazione dura delle sedi dell’azienda sanitaria provinciale e dell’azienda ospedaliera di Cosenza, in corso da ieri ad opera del collettivo Fem.In Cosentine in lotta. Insieme a comitati e associazioni il gruppo chiede di riaprire le strutture dismesse e di assumere più personale possibile a tempo indeterminato, protestando contro l’inerzia della sanità calabrese davanti alle morti che si sono verificate in questi giorni, alcune dovute alla mancanza di posti nel pronto soccorso e avvenute anche all’interno delle tende pre triage e nelle ambulanze in attesa di essere ricoverati.
Domani a Roma Fem.In, animerà un presidio davanti al Ministero della Salute chiedendo un intervento del ministro Speranza. E le militanti fanno sapere che la protesta continuerà ad oltranza finché non arriveranno risposte precise e un impegno chiaro da parte della politica. La cittadinanza cosentina ha fatto quadrato attorno alle militanti, anche portando cibo e generi di ristoro durante la lunga occupazione.